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La PA? Ci costa quanto quattro Recovery Fund

La CGIA: “La spesa pubblica è per il 90 per cento circa è di parte corrente e viene utilizzata, in particolar modo, per liquidare gli stipendi dei dipendenti del pubblico impiego, per consentire i consumi della macchina pubblica e per pagare le prestazioni sociali”

“Al netto degli interessi sul debito, l’anno scorso la spesa pubblica del nostro Paese è stata pari a quasi 890 miliardi di euro: un importo oltre 4 volte superiore a quanto saremo chiamati a spendere nei prossimi 5 anni con i soldi messi a disposizione dall’Unione europea con il Recovery che, ricordiamo, ammontano a 191,5 miliardi di euro”. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA.

“Intendiamoci – fanno sapere dall’Associazione degli artigiani – nessuno mette in discussione l’importanza e l’utilità delle risorse europee che saremo chiamati ad investire nei prossimi anni. Ci mancherebbe altro. Tuttavia, vorremmo che il dibattito che si è aperto in questi ultimi mesi nel Paese sulla necessità di spendere bene e presto queste risorse fosse applicato sempre; visto che, solo nell’ultimo anno, le uscite pubbliche hanno sfiorato gli 890 miliardi di euro”.

Sì, perché secondo la CGIA la spesa, quella pubblica, è per il 90 per cento circa è di parte corrente e viene utilizzata, in particolar modo, per liquidare gli stipendi dei dipendenti del pubblico impiego, per consentire i consumi della macchina pubblica e per pagare le prestazioni sociali. Per questo – è l’appello della CGIA – bisognerebbe anche chiedersi se non sia il caso di riformare pure il modo in cui vengono spesi 890 miliardi di euro e si attivi, in misura più incisiva di quanto è stato fatto fino a ora, un sistema di monitoraggio più attento e oculato.

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