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Crosetto: “Per la difesa serviranno molte più risorse”

Cosa ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante la cerimonia di insediamento del nuovo Segretario Generale della Difesa

La rapidità dei cambiamenti geopolitici attuali richiede un sistema internazionale di difesa e deterrenza, coordinato dalle agenzie internazionali. “Lo faremo nei prossimi anni”, spiega il ministro della Difesa, Guido Crosetto nel corso della cerimonia di insediamento del nuovo Segretario Generale della Difesa, sottolineando che probabilmente realizzare questo obiettivo serviranno “molte più risorse di quelle che abbiamo”.

“Abbiamo bisogno di creare un sistema di difesa e deterrenza, da soli non siamo in grado, lo dobbiamo fare all’interno delle nostre agenzie internazionali e lo faremo nei prossimi anni, sapendo e sappiatelo che probabilmente saremmo tenuti a investire molte più risorse di quelle che abbiamo. Ma avere più risorse significa avere più responsabilità intanto nei confronti di quelli da cui arrivano quelle risorse che vengono prelevate dalla tassazione ordinaria e che non devono essere considerate sprecate ma ritornate nel ciclo economico, nel ciclo produttivo. Essere percepite come una cosa che i cittadini accettano e capiscono perché sanno che serve a difendere loro, i loro figli, il loro futuro, anche la loro economia, la loro crescita cattolica e tecnologica. Tutto questo siamo noi, anche se non ce ne rendiamo conto perché siamo stati abituati noi stessi a considerare la difesa come qualcosa di marginale, fino a qualche anno fa andavamo in giro per l’ONU”, ha affermato Crosetto.

CROSETTO: DOBBIAMO MIGLIORARCI PER ADEGUARCI AI TEMPI

Non è tanto la situazione in Ucraina ad agitare i sonni del ministro, quanto “la possibile evoluzione del Medio Oriente, mi preoccupo delle conseguenze superiori a quelle che avuto l’Ucraina su noi, sulla nostra vita, sulle nostre economie, sulla nostra sicurezza. E per affrontare queste sfide io ho bisogno di pensare a una difesa in cui tutti sono consapevoli del momento in cui viviamo. Ogni dipendente civile e militare, ogni persona che ha la propria sabbia nazionale, l’industria stessa, ha cambiato quello che noi dobbiamo fare, ha cambiato il modo con cui dobbiamo farlo per tutti, per tutti quelli che si occupano di difesa”, ha sottolineato Crosetto.

“Dobbiamo migliorarci, dobbiamo adeguarci ai tempi, dobbiamo costruire qualcosa di diverso da quello che abbiamo immaginato fino a tre anni fa, perché noi avevamo un ambiente nuovo attorno al tema, noi ci avevamo costruiti per fare missioni internazionali, per non avere urgenze industriali, per avere tutto programmabile con una lentezza di dieci, vent’anni. Viviamo in tempi in cui i tempi si sono ristretti improvvisamente, le necessità sono impellenti e tutti dobbiamo cambiare, tutti”, ha aggiunto il ministro.

EFFICIENZA DEL MINISTERO DELLA DIFESA, BASTA POSTIFICIO

Il ministero della Difesa deve diventare “il miglior ministero possibile”, secondo il ministro, che dice basta al “postificio” degli anni passati.

“Per troppo tempo la difesa è stata considerata un postificio, un luogo dove avere un impiego. Ma è il più alto luogo e il più difficile in questo momento dove servire lo Stato e le istituzioni, dalla consapevolezza di questo passa il futuro non nostro, ma di tutto il paese. (….) Il modo con cui velocizzare un processo, realizzare una procedura, farci sentire più vicini al nostro personale civile e militare è arrivare dal basso e dobbiamo aprire canali in modo tale che questa cosa che arriva dal basso poi si trasformi nella realtà in cui viviamo e la migliori. Il mio non è un obiettivo politico o solo di merito, è una necessità, una necessità storica di cui vorrei tutti ci rendessimo conto. Io vorrei che creassimo il miglior ministero possibile sperando di non usarne mai le capacità, vorrei che creassimo l’organizzazione migliore possibile sperando di usare soltanto la parte meno problematica, quella civile, quella dell’intervento in caso di calamità, quella che va a prendere i bambini e riporta a curare, a quella che dà gli aiuti a ragazze, ma dobbiamo creare il resto”, ha affermato Crosetto.

“Dobbiamo cambiare anche in questa organizzazione. Io non sono mai stato una persona che ha avuto pregiudizio sul telelavoro. Io ritengo che le necessità della vita personale siano da curare con lo stesso rispetto con cui curi le esigenze dell’amministrazione, in un patto imprescindibile per cui io ti do rispetto e tu mi dai rispetto, io ti do attenzione e tu mi dai attenzione, io ti do tutto ciò che posso darti e tu mi dai tutto ciò che posso e io ritengo il giusto amore”, ha aggiunto il ministro.

CROSETTO: HO SCELTO MATTEI PERCHE’…

Il ministro Crosetto spiega anche le motivazioni della scelta di Fabio Mattei, primo civile a ricoprire il ruolo di Segretario Generale della Difesa.

“Ho voluto che ci fosse una persona che arrivasse dall’esterno di questa organizzazione, perché ci sono momenti in cui la foresta è meglio guardarla dall’alto che dagli alberi. Perché abbiamo bisogno di uno sguardo disincantato, che non faccia le cose perché sono sempre state fatte così, che guardi i processi senza averli mai visti prima, che possa vedere cose razionali, che si porti dietro altre esperienze, da quella dell’autorità della privacy a quello del Consiglio di Stato. Perché dobbiamo contaminarci con più esperienze possibili, perché il risultato migliore si ottiene mettendo insieme più energie possibili”, ha detto il ministro.

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