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“Habemus Papam”, chi è il cardinale che annuncerà il nuovo Papa

Dominique Mamberti sarà colui che, affacciandosi dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro, pronuncerà le parole che tutto il mondo attende

Tra 48 ore avrà inizio il Conclave, i riflettori dei media di tutto il globo saranno accesi sulla Basilica di San Pietro e, in particolare, sul comignolo delle fumate, in attesa di quella bianca. Quando ciò avverrà, sarà il cardinale Dominique Mamberti ad affacciarsi dalla Loggia centrale per pronunciare le parole che tutto il mondo attende: “Habemus Papam”. Ma chi è l’uomo chiamato a questo storico compito?

ORIGINI E STUDI DI DOMINIQUE MAMBERTI

Classe 1952, nato a Rabat in Marocco da genitori francesi, Dominique Mamberti ha trascorso gran parte della sua adolescenza in Corsica. La sua formazione accademica è di alto livello: ha studiato diritto civile a Strasburgo e a Parigi, quindi ha completato gli studi ecclesiastici a Roma presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ha conseguito la laurea in diritto canonico. Si è poi preparato al servizio diplomatico vaticano frequentando la Pontificia Accademia Ecclesiastica.

PER MAMBERTI UNA CARRIERA DIPLOMATICA TRA I CONTINENTI

Dopo essere stato ordinato sacerdote nel 1981, Mamberti ha intrapreso una lunga carriera nel corpo diplomatico della Santa Sede. Ha prestato servizio in Algeria, Cile, presso la missione vaticana alle Nazioni Unite a New York, e poi in Sudan, Somalia ed Eritrea. Nel 2002 è stato nominato da Papa Giovanni Paolo II arcivescovo titolare di Sagona e nunzio apostolico in Sudan. Quattro anni più tardi, nel 2006, Papa Benedetto XVI lo ha chiamato a Roma come Segretario per i Rapporti con gli Stati, rendendolo responsabile della diplomazia vaticana. In questo ruolo, Mamberti ha negoziato accordi bilaterali in materia di status giuridico della Chiesa, istruzione religiosa e diritti fondamentali nei vari Paesi.

Nel 2014 è stato nominato Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, il massimo organo di giustizia della Chiesa cattolica. Creato Cardinale da Papa Francesco nel Concistoro del 14 febbraio 2015, della Diaconia di Santo Spirito in Sassia. Nel 2024, con la scomparsa del cardinale Martino, Mamberti è diventato cardinale protodiacono, ossia il più alto tra i cardinali dell’ordine dei diaconi, ruolo che include la responsabilità di proclamare il nome del nuovo Papa dopo l’elezione

GIURISTA RIGOROSO E FINE DIPLOMATICO

E’ considerato un canonista rigoroso e profondo conoscitore del diritto ecclesiastico. La sua esperienza lo ha reso anche una figura centrale nella geopolitica vaticana: ha lavorato su dossier complessi riguardanti l’America Latina, l’Africa, il Medio Oriente e l’Islam. Ha una visione del diritto internazionale fortemente ancorata al rispetto della dignità umana, del diritto naturale e della libertà religiosa. In più occasioni si è espresso a favore della tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Con alle spalle una carriera che unisce rigore giuridico e abilità diplomatica, Dominique Mamberti si appresta a vivere uno dei momenti più solenni della vita della Chiesa.

MAMBERTI: “PAPA FRANCESCO HA AMATO LA SUA MISSIONE FINO A CONSUMARSI”

Nel corso dell’omelia dell’ultima messa dei Novendiali, celebrata nella Basilica di San Pietro, il cardinal Mamberti ha ricordato ancora una volta il Pontefice. “Abbiamo tutti ammirato quanto Papa Francesco, animato dall’amore del Signore e portato dalla Sua grazia, sia stato fedele alla sua missione fino all’estremo consumo delle sue forze” ha dichiarato. Il Santo Padre, ha proseguito Mamberti, “ha ammonito i potenti che bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini e ha proclamato all’umanità intera la gioia del Vangelo, il Padre Misericordioso, Cristo Salvatore. L’ha fatto nel suo magistero, nei suoi viaggi, nei suoi gesti, nel suo stile di vita. Ero vicino a lui – ha ricordato il cardinale protodiacono – il giorno di Pasqua, alla loggia delle benedizioni di questa Basilica, testimone della sua sofferenza, ma soprattutto del suo coraggio e della sua determinazione di servire il Popolo di Dio fino alla fine”.

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