Chi è Fabio Massimo Saldini, il Commissario Straordinario del Governo per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 e ad di SIMICO che gestirà parte dei fondi stanziati dal Dl Sport
Il tesoretto che salverà le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 è nelle mani di Fabio Saldini, ad della società che realizzerà le opere e Commissario Straordinario del Governo per le Olimpiadi invernali che gestisce milioni di euro.
UN COMMISSARIO PER SALVARE LE OLIMPIADI
Le casse della Fondazione Milano Cortina 2026 hanno chiuso il 2024 in rosso, portando il deficit societario a 150,3 milioni di euro. Il Governo è intervenuto con il Decreto Sport per salvare l’ente e la competizione con più di 300 milioni di euro pubblici, secondo quanto emerge dal bilancio della Fondazione guidata da Andrea Varnier. La gestione dei fondi e il monitoraggio dei lavori è affidata al Commissario Straordinario nominato a maggio dal Governo, il quale gestirà parte del fondo da 328,2 milioni di euro per il solo 2025. Il nome in pole position è Fabio Massimo Saldini.
IL PROFILO DI MASSIMO SALDINI
Già amministratore unico di Milano Serravalle Engineering e direttore del progetto e sviluppo tecnologie per la Pedemontana Lombarda, Fabio Massimo Saldini vanta un curriculum di tutto rispetto nel settore delle infrastrutture stradali. Tuttavia, entrambe le sue nomine fanno discutere.
Dal 2024 siede sulla poltrona di ad di SIMICO, la società che gestisce e realizza le infrastrutture per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. A maggio di quest’anno il Governo è pronto a investire l’architetto di un nuovo e prestigioso incarico: Commissario Straordinario per le Olimpiadi di Milano-Cortina.
L’ANAC INTERVIENE SULLA NOMINA DI SALDINI
La nomina di Saldini ad amministratore delegato nel 2024 sarebbe stata fortemente voluta dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che avrebbe spinto affinché succedesse all’ingegnere Luigi Valerio Sant’Andrea. La scelta, però, ha generato contestazioni e accuse di incompatibilità. In particolare, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha acceso un faro sulla nomina di Saldini ad amministratore delegato. Secondo l’ANAC, infatti, il precedente incarico in enti privati finanziati dalla pubblica amministrazione avrebbe potuto configurare una violazione della Legge Severino (dl 39/2013). La norma vieta infatti incarichi di vertice in enti pubblici se si sono ricoperti ruoli analoghi in società con legami finanziari con la stessa amministrazione nei due anni precedenti.
Tuttavia l’ANAC ha confermato la validità della nomina dell’architetto Saldini quale amministratore delegato. Infatti, l’Autorità ha deliberato per l’archiviazione di una segnalazione relativa alla presunta illegittimità nel conferimento dell’incarico di amministratore delegato della Simico a Massimo Saldini, non ricorrendo, secondo l’ANAC, la fattispecie dell’inconferibilità di cui all’articolo 4, comma1, lettera b), del decreto legislativo n. 39 del 2013. Questo perché la Simico rientra nella categoria degli enti di diritto privato in controllo pubblico, e non in quella degli enti pubblici.
Resta però il tema dell’opportunità. E per questo l’ANAC è tornata a porre attenzione alla nomina di Saldini a Commissario Straordinario. “Siccome la società ha un ruolo operativo per i contratti sarebbe utile che il commissario fosse un soggetto terzo rispetto a chi svolge le gare. Suggerirei quindi di seguire lo schema tipico, perché altrimenti controllore e controllato potrebbero in parte sovrapporsi”, ha detto un mese fa il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busia, in audizione alle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera in merito al dl Infrastrutture. Un appello caduto fino ad ora nel vuoto.