Mentre si rinsalda il legame con la famiglia Berlusconi, gli azzurri annunciano un nuovo manifesto e si aprono a nuove leve, come il giovane Simone Leoni, e vecchie conoscenze, con Simone Baldelli che curerà il coordinamento della comunicazione del partito
Il partito prova a cambiare pelle e sembra voler evolvere attraverso una serie di iniziative: volti nuovi, incarichi alla comunicazione e l’annuncio di un nuovo manifesto che guarderà al futuro. Un’evoluzione di quello che fu il manifesto del 1994.
A SETTEMBRE UN NUOVO MANIFESTO PER FORZA ITALIA
A settembre il partito presenterà, dopo la festa del movimento giovanile a inizio settembre, un nuovo manifesto valoriale. “Inauguriamo un nuovo passo in avanti nella storia del nostro grande partito”, annunciano su Facebook.
L’iniziativa è voluta dal segretario Antonio Tajani per rilanciare le ragioni fondative del partito. Un manifesto 2.0, che innova lo storico del 1994, di cui la famiglia Berlusconi è informata.
Lo stesso Raffaele Nevi, portavoce nazionale del partito, lo ha ribadito in una recente intervista: “Abbiamo sentito l’esigenza di tornare alle origini, alle ragioni per cui siamo scesi in politica: un’Italia più libera, meno statalista, più attenta a chi produce, ai professionisti, alle imprese. Il manifesto sarà la sintesi di una visione: vogliamo riaffermare la centralità dell’opzione liberale come motore di sviluppo”, che in concreto si realizza nel “garantire diritti civili, riformare le carceri, costruire una politica dell’immigrazione basata sul merito e sulla legalità. Non possiamo più accettare che venga tollerata l’illegalità diffusa. Tolleranza zero per chi viene in Italia a delinquere e uno Stato che protegga le periferie, che investa sulla sicurezza come precondizione della libertà”.
SI ALLARGA IL CAMPO D’AZIONE
Una proposta che si basa sul passato ma che guarda al futuro, moderno e liberale: “Vogliamo selezionare una nuova classe dirigente, come fece Berlusconi: professionisti, imprenditori, persone di qualità. Vogliamo dimostrare che Forza Italia è ancora oggi il partito della libertà e che sull’Europa non vuole vincoli né burocrazia”.
Tajani allarga il raggio d’azione e su Libero precisa che il nuovo manifesto “serve a dare un’identità forte a Forza Italia e a differenziarla da Lega e Fratelli d’Italia. Più il centrodestra è plurale, più consensi attrae” che allarga il campo d’azione. “Forza Italia deve prendere anche i consensi di quei centristi delusi dal centrosinistra”.
BALDELLI A CAPO DELLA COMUNICAZIONE
Tra le novità c’è la nomina di Simone Baldelli, pupillo di Silvio Berlusconi, come nuovo coordinatore nazionale della comunicazione di Forza Italia, notizia di ieri giovedì 31 luglio. Nel 2000 leader dei giovani di Forza Italia, non un volto nuovo del partito. Classe ’72, quattro legislature, si è occupato del “Mattinale” l’house organ dei gruppi parlamentari di Forza Italia, utile a diffondere la linea del partito.
“Ho ringraziato il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, per la fiducia che mi ha accordato e per l’incarico che mi ha conferito. Un ringraziamento anche ai tanti amici di FI che mi stanno manifestando stima e apprezzamento” dichiara sui social. Un incarico strategico per rafforzare il legame tra l’attività politica sul territorio, l’azione parlamentare e il rapporto con il mondo dell’informazione.
VOLTI NUOVI: LEONI IN ASCESA
Simone Leoni, è il volto nuovo del partito. Leader dei giovani di Forza Italia, 24 anni, studente di scienze politiche alla Luiss e militante di Forza Italia dal 2015. Il nuovo segretario nazionale dei giovani azzurri, eletto il 31 maggio durante il congresso nazionale a Roma si è distinto per parole dirette contro Vannacci: “Persone che invece che essere generali a capo di un’armata del bene verso il prossimo scelgono di essere generali della codardia e della discordia per mero calcolo politico. Solo per vendere un libro in più o racimolare un voto dicono che chi ha la pelle nera non è italiano, che chi è gay non è normale, che i bambini disabili vanno separati dagli altri”.
Leoni, e Forza Italia, guardano al futuro, certo, ma con un saldo ancoraggio al passato. “La prima volta che l’ho incontrato avevo 15 anni ed è stata un’emozione fortissima – dice Leoni ricordando Silvio Berlusconi -. Penso che noi oggi abbiamo il dovere di portare avanti il berlusconismo”. All’Eur, davanti a mille giovani ha tracciato una linea più informale: “Via le cravatte. Scarpe da ginnastica e ritorno nei mercati, nelle piazze, nella vita reale”. Più contatto diretto, meno formalità. Il suo profilo Instagram ha già raggiunto 28,8mila follower ed è spesso presente nei talk televisivi come volto emergente del partito.
L’INCONTRO CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI
Giovedì 31 luglio Tajani ha incontrato Marina e Pier Silvio Berlusconi a Cologno Monzese. Un incontro “molto positivo” secondo il segretario di Forza Italia. “È andata molto bene, un incontro molto positivo che riconferma la collaborazione stretta, il patto tra la famiglia Berlusconi e Forza Italia per il futuro” ha detto Tajani ai microfoni dell’Ansa. “Ci continueremo a confrontare perché loro vogliono continuare a sostenere il partito con idee e proposte. Sarà una collaborazione attiva. Ci vedremo anche più spesso per confrontarci sui temi”.