I grandi eventi sportivi del 2026 sono salvi. L’approvazione del Decreto Legge sport, con 153 favorevoli, 85 contrari e 6 astenuti, ha messo al sicuro l’organizzazione di grandi eventi sportivi, dalle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 all’America’s cup ai Giochi del Mediterraneo. Il provvedimento include un pacchetto di misure che prevedono fondi, nuove regole e strutture. La misura, però, è stata contestata in più punti dal Presidente Mattarella.
L’ABUSO DEI DL E LE NORME CONTESTATE DA MATTARELLA
Già altre volte Sergio Mattarella era stato contrario al ricorso di un decreto-legge per introdurre norme non urgenti. In teoria il decreto legge dovrebbe essere usato solo in casi di urgenza e il loro abuso è ritenuto pericoloso dagli esperti di diritto e in contrasto con il dettato della carta costituzionale italiana. Inoltre la legge stabilisce che il contenuto del dl debba essere “specifico, omogeneo e corrispondente al titolo” che gli viene dato.
IL RICORSO ALLA DECRETAZIONE D’URGENZA DEL GOVERNO MELONI
Il governo Meloni nei primi 6 mesi ha approvato 25 decreti legge e 5 leggi ordinarie. Inoltre il presidente Mattarella avrebbe mostrato perplessità su alcuni punti degli articoli 11 e 9 quater del testo. Il primo riguardava la Commissione incaricata di verificare i conti delle società di calcio e basket e prevedeva un canale preferenziale per l’assunzione a tempo determinato del personale proveniente dalle federazioni sportive, in contrasto con il principio dell’accesso alla pubblica amministrazione tramite concorso. Il secondo è la disposizione che attribuisce al giudice ordinario (e non al Tar) la competenza sulle controversie relative al versamento dei contributi annuali da parte di federazioni e società alla Commissione.Una norma priva dei requisiti di urgenza richiesti per il ricorso al decreto-legge.
IL RUOLO DELLA SOCIETA’ SPORT E SALUTE
Infine, nell’articolo 9-quater, il dl prevedeva di affidare alla società Sport e Salute S.p.a. che ha come unico azionista il Mef (che gestirà oltre 7 milioni per l’America’s Cup e le Atp Finals di tennis) la gestione di eventi sportivi che ricevono contributi statali superiori a 5 milioni di euro, permettendo così al governo di avere un controllo maggiore su questi eventi.
IL PASSO INDIETRO DEL GOVERNO
Per evitare uno scontro con il Quirinale il governo ha dovuto fare marcia indietro su questi punti del dl. Lunedì 4 agosto la commissione Cultura di Palazzo Madama è corsa ai ripari approvando un emendamento del relatore Andrea Paganella (Lega) con cui sono state eliminate le parti dell’articolo 11 ritenute problematiche. La norma su Sport e Salute è stata modificata direttamente dall’aula del Senato. La prossima scadenza è quella del 29 agosto, data ultima per la conversione in legge.
MILANO – CORTINA 2026: OLTRE 1 MILIARDO IN DUE ANNI
L’articolo 1 del dl riguarda lo svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano-Cortina 2026 e prevede un’autorizzazione di spesa di oltre un miliardo in due anni per le attività di vigilanza e controllo delle frequenze radioelettriche e 30 milioni di euro per le misure di sicurezza e soccorso pubblico durante i giochi.
A “SPORT E SALUTE” L’ORGANIZZAZIONE DELL’AMERICA’S CUP
All’America’s cup Napoli 2027 di vela, a Sport e salute vengono affidate l’organizzazione e tutte le attività funzionali alla realizzazione dell’evento grazie a uno stanziamento di 7,5 milioni e il comitato tecnico di gestione sarà composto da cinque membri, di cui tre nominati dal governo, uno da Sport e Salute e uno dal comune di Napoli.
MAGGIORE SICUREZZA SULLE PISTE DA SCI
Viene istituito un comitato per il coordinamento delle finali Atp di tennis 2026-2030. Inoltre vengono introdotte misure di sicurezza sulle piste da sci con l’obbligatorietà dei caschi sulla neve a tutti, l’inserimento nel Codice penale dell’impianto sanzionatorio già previsto dalla legge 401 del 1989, che estende agli arbitri lo stesso livello di protezione assicurato agli agenti di polizia, l’istituzione di un fondo per borse di studio universitarie dedicate ad atleti per alto merito sportivo e anche alcune norme di contrasto al match fixing (la manipolazione illecita di eventi sportivi a fini di lucro). Infine la rappresentanza di genere nella governance e nei comitati organizzativi degli eventi sportivi.