Da giovane attivista a simbolo nazionale della destra trumpista: la parabola di Charles Kirk, ucciso durante un comizio universitario.
Charles James Kirk, icona della destra millennial, è stato assassinato durante un evento universitario nello Utah da un colpo di arma da fuoco. Resta ancora ignoto chi abbia premuto il grilletto. Una vera ironia della sorte se si pensa che Kirk era noto, tra le altre, per le sue posizioni nette in difesa del Secondo Emendamento.
CHARLES JAMES KIRK, CHI ERA L’ATTIVISTA DI DESTRA ASSASSINATO
Charles James Kirk, classe 1993, è stato fin da giovanissimo uno dei personaggi più influenti della destra trumpista degli ultimi anni. Protagonista indiscusso del movimento Maga (Make America Great Again), Donald Trump, all’indomani dalla sua morte, l’ha definito “un patriota” e “un martire della verità e della libertà” per il suo impegno politico e il ruolo decisivo nel portare i giovani alle urne durante le elezioni del 2024.
TURNING POINT USA: IL MOVIMENTO GIOVANILE FONDATO DA KIRK
Nel 2012, a soli diciotto anni, Kirk ha fondato Turning Point USA (TPUSA), un’organizzazione no profit con l’obiettivo di promuovere valori conservatori all’interno dei campus universitari. I suoi contenuti – noti anche all’estero per il formato virale con cui comizi e clip podcast venivano rilanciati su piattaforme come Tiktok a YouTube – spaziavano dalla difesa della libertà di parola all’opposizione all’immigrazione illegale, dal sostegno al Secondo Emendamento alle critiche alla cultura “woke”, fino alla promozione di un’identità nazionale radicata nei valori cristiani e patriottici.
UN’ICONA CONSERVATRICE TRA PROVOCAZIONI E POLEMICHE
Accusato di diffondere disinformazione e di sostenere posizioni razziste e intolleranti, è stato spesso al centro di accese proteste nei campus universitari e non solo. Contestato quanto amato, Kirk era diventato una vera e propria figura di spicco dell’universo conservatore, una sorta di influencer politico: con oltre sette milioni di follower tra Instagram e TikTok, riusciva a catalizzare l’attenzione delle nuove generazioni grazie a toni provocatori, campagne mediatiche virali e un uso spregiudicato dei nuovi media.