Raffaele Rocco eletto sindaco di Aosta con uno scarto minimo: 15 voti di differenza e opposizione sul piede di guerra
Per un punto Martin perse la cappa. O, come in questo caso, la fascia. Così si potrebbe riassumere l’esito delle elezioni per il nuovo sindaco di Aosta, dove l’ingegnere Raffaele Rocco ha conquistato la vittoria con appena 15 voti di differenza. Una vera “vittoria sul filo di lana” come l’ha definita lui stesso. Ora i suoi avversari, Giovanni Girardini e Sonia Furci, sostenuti da Lega, Forza Italia, Renaissance e Fratelli d’Italia, chiedono a gran voce il riconteggio delle schede.
CHI È RAFFAELE ROCCO E CHI LO SOSTIENE
Raffaele Rocco è il nuovo sindaco di Aosta, affiancato dalla vicesindaca Valeria Fadda. La loro elezione e’ frutto di una coalizione che unisce le forze autonomiste —Union Valdôtaine, Stella Alpina, Rassemblement Valdôtain e Pour l’Autonomie — insieme alla lista civica Rev e al Partito democratico. Con 6420 voti, pari al 50,05% delle preferenze, la coalizione ha ottenuto una vittoria risicata ma significativa.
Originario di Bologna, classe 1961, Rocco vive in Valle d’Aosta da molti anni. Laureato in ingegneria nucleare al Politecnico di Torino, ha una lunga carriera nella pubblica amministrazione valdostana, dove ha ricoperto ruoli dirigenziali in ambiti strategici come la difesa del suolo, la prevenzione dei rischi naturali e l’assetto idrogeologico. È stato protagonista nella gestione di situazioni complesse, tra cui l’alluvione del 2000 e il monitoraggio del ghiacciaio di Planpincieux, divenuto simbolo locale degli effetti del cambiamento climatico.
Durante la campagna elettorale, Rocco ha messo al centro temi molto sentiti dai cittadini valdaostani: la viabilità, la gestione dei parcheggi, la riqualificazione urbana e, soprattutto, una visione moderna di Aosta come città alpina capace di coniugare tradizione e innovazione, senza perdere il legame con la propria identità.
OPPOSIZIONE CHIEDE IL RICONTEGGIO
Girardini e Furci si sono fermati al 48% dei consensi e il fatto che una proposta politica profondamente diversa da quella vincente sia arrivata così vicina alla vittoria, racconta molto della profonda divisione politica e sociale che attraversa oggi la Valle d’Aosta.
La vittoria per un pelo, le 79 schede bianche e le 168 schede nulle, hanno spinto i due candidati sconfitti a chiedere un riconteggio ufficiale, richiesta che sarà ora valutata dalle autorità competenti.
Ma la vera sconfitta di queste elezioni — come ha sottolineato lo stesso Rocco — è stata la scarsa partecipazione alle urne: al ballottaggio ha votato solo il 45,72% degli aventi diritto.
Immagine presa dal profilo Facebook di Raffaele Rocco