È partito il conto alla rovescia per le elezioni in Olanda. Ecco chi è più avanti nella corsa alle urne dopo il crollo dell’esecutivo guidato da Schoof
Tra poche ore si apriranno le urne nei Paesi Bassi per il rinnovo della Camera bassa del Parlamento. I partiti in corsa per un posto nel governo sono 27, ma solo 5 si spartiranno la maggior parte dei seggi, secondo gli ultimi sondaggi. La parola d’ordine per trovare un equilibrio dopo il rovinoso crollo dell’esecutivo guidato da Dick Schoof dovrà essere “compromesso”.
CHI SONO I CANDIDATI PRINCIPALI
Geert Wilders (PVV), Frans Timmermans (GroenLinks-PvdA), Rob Jetten (D66), Henri Bontenbal (Cda) e Dilan Yesilgoz (Vvd). Sono i leader che hanno le maggiori chances di aggiudicarsi un posto nel nuovo governo. L’ufficialità, però, potrebbe arrivare tra diverse settimane, secondo diversi analisti. Infatti, i partiti che si aggiudicheranno almeno un seggio alla Camera saranno 15, secondo gli ultimi sondaggi. Numeri alla mano, la coalizione di governo dovrebbe comprendere almeno 4 partiti diversi.
Un gruppo politico eterogeneo, che il vincitore delle elezioni dovrà cercare di mantenere insieme. Il primo passo sarà la definizione di un programma condiviso affinché il re nomini il nuovo governo. Ma la convivenza forzata tra anime politiche diverse potrebbe rivelarsi non semplice e potrebbe rallentare molto l’iter di formazione del governo.
I LEADER DEI MAGGIORI PARTITI
Il leader e fondatore di PVV, Geert Wilders, è il campione della destra populista olandese. Nato il 6 settembre 1963 a Venlo, ha cominciato la sua carriera nel partito liberale-moderato Volkspartij voor Vrijheid en Democratie (VVD). Nel 2004 si separa dalla VVD sull’accessione della Turchia all’UE e nel 2006 fonda la Partij voor de Vrijheid (PVV). Wilders spicca per le sue posizioni fortemente anti-immigrazione, che lo hanno portato a far cadere, a giugno, il governo nato dopo il grande successo elettorale del 2023. Un precedente che non fa ben sperare per il futuro di una potenziale alleanza governativa con il PVV al vertice.
Frans Timmermans, invece, incarna lo spirito ambientalista ed europeista della sinistra olandese. Nato il 6 maggio 1961 a Maastricht, è stato diplomatico, deputato, ministro degli Esteri olandese, nonché vicepresidente e Commissario per il clima della Commissione Europea.
Rob Jetten, leader di D66, è il più giovane fra i contendenti principali. Nato il 25 marzo 1987 a Veghel, rappresenta voce riformista, pro-Europa e giovane dell’elettorato di sinistra. Prima di fare il suo ingresso in Democraten 66, ha lavorato presso la società pubblica ferroviaria ProRail. Successivamente, ha guidato il primo “Climate Law” nei Paesi Bassi.
Alla corsa partecipa anche Henri Bontenbal, numero 1 del CDA. Nato il 10 novembre 1982 a Rotterdam, da agosto 2023 è la nuova guida della Christen‑Democratisch Appèl. Bontenbal è l’emblema del “centro moderato” che cerca di costruire i ponti distrutti dopo l’improvvisa caduta del governo. Il quinto candidato con le maggiori chance alle elezioni olandesi è Dilan Yesilgoz. Nata il 18 giugno 1977 ad Ankara (Turchia), ad agosto 2023 è diventata leader della Volkspartij voor Vrijheid en Democratie (VVD), raccogliendo il testimone dall’attuale segretario generale della Nato, Mark Rutte. Prima di ricoprire questo ruolo, è stata Ministra della Giustizia e Sicurezza e Sottosegretaria per l’Energia e il Clima.
CHI È IN VANTAGGIO
Il PVV di Geert Wilders vittorioso con 26 seggi. Il fronte rosso-verde guidato da Frans Timmermans al secondo posto con 23 seggi. Terzo il D66 (22), guidato dall’astro nascente della politica Rob Jetten. Scendendo dal podio, troviamo il partito centrista Cda di Henri Bontenbal (20), seguito dal Vvd di Dilan Yesilgoz. Sono i risultati degli ultimi sondaggi, che mostrano un quadro fortemente instabile. Infatti, oggi il grande vincitore è l’incertezza: tra il 50 e l’80% degli olandesi non ha ancora scelto a chi concedere la sua fiducia.

