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Lobby

Difesa, come lobby e industrie porteranno i propri interessi

Il ministero della Difesa ha firmato un decreto che istituisce due registri — l’elenco dei portatori di interesse e il registro degli incontri — e impone l’uso di un’app per tracciare i colloqui con lobby e rappresentanti dell’industria. Il provvedimento, definito una “rivoluzione formale e culturale”, punta a rendere i rapporti più imparziali e tracciabili e introduce criteri rigidi per l’iscrizione delle imprese.

In un passo che il ministero definisce una trasformazione di metodo e di cultura amministrativa, la Difesa ha formalizzato nuove regole per regolare i rapporti con le aziende del settore: Guido Crosetto ha firmato il decreto che istituisce un elenco certificato dei soggetti ammessi a interloquire con l’amministrazione e un registro obbligatorio per ogni incontro, tracciato anche tramite app sui cellulari dei funzionari, incluso il ministro. Lo scopo ufficiale è garantire legalità, correttezza e parità di trattamento nelle relazioni con l’industria.

IL REGISTRO DEI PORTATORI DI INTERESSE

Il primo registro — denominato «elenco dei portatori di interesse» — è riservato alle imprese che operano nel comparto Difesa. L’iscrizione richiede la certificazione di requisiti riferiti alla persona giuridica e alle persone fisiche rappresentanti: in sostanza, norme di compliance simili a quelle già previste per i rapporti con la pubblica amministrazione. Sono esclusi soggetti con condanne definitive per reati contro la pubblica amministrazione, destinatari di misure interdittive o di prevenzione antimafia, o in situazione di conflitto di interessi. L’intento è evitare che interlocutori non conformi possano esercitare influenza indebita o aggirare controlli.

IL REGISTRO DEGLI INCONTRI E L’APP

Il secondo registro obbliga tutti i responsabili delle unità organizzative del ministero — fino al livello del ministro — a registrare ogni incontro con portatori di interesse, anche se occasionale o svolto al di fuori di sedi istituzionali. La procedura operativa prevede l’uso di una nuova applicazione installata sui telefoni dei funzionari: nel registro dovranno essere indicati la richiesta, le modalità, i partecipanti e l’oggetto del confronto.

 

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