Tra le 16 liste con gli 845 candidati alle regionali venete del 23 e 24 novembre, oltre alle grandi coalizioni di centrosinistra e centrodestra, ci sono anche le liste indipendenti che corrono con propri candidati. Ecco tutti gli outsider
Non solo centrodestra e campo largo nell’agone politico veneto in vista del voto per le regionali: gli scontenti del bipolarismo potranno virare infatti su una nutrita truppa di candidati alternativi, che puntano a ricavarsi uno spazio politico nell’era post-Zaia.
Tre le liste di outsider: “Popolari per il Veneto” a sostegno del candidato presidente Fabio Bui, ex guida della provincia di Padova; “Democrazia Sovrana e Popolare” che candida il leader Marco Rizzo; e “Resistere Veneto”, in appoggio a Riccardo Szumski, ex medico radiato dall’Ordine.
FABIO BUI: LO STOP PER IRREGOLARITA’ E IL “VENETO AI VENETI”
Fabio Bui è stato escluso – ma solo per due giorni – dalla corsa elettorale per irregolarità nella documentazione depositata (mancava un documento formale che Bui ha consegnato domenica, fuori tempo massimo). Impugnata la decisione della Corte d’Appello di Venezia, i giudici hanno deciso di riammetterlo dopo 24 ore.
Secondo Bui, il Veneto “è stanco di chiedere permessi a Roma per gestire la propria casa. L’autonomia non è un privilegio, ma un diritto costituzionale. Serve un Veneto che decida per sé, che non subisca ma costruisca”.
Una delle proposte portate in campagna elettoraleavanti da Bui e dal suo partito è la “Grande Città Veneto”, un modello di governance federale tra i vari comuni. Tra i temi centrali c’è anche la realizzazione del “Porto delle Venezie” (Trieste–Venezia–Ravenna) e un grande hub ferroviario a Verona, per riposizionare il Veneto al centro dell’Europa.
POPOLARI PER IL VENETO: TUTTI I NOMI
Fabio Bui è presente come capolista in più provincie, ad eccezione di Venezia e Belluno.
A Venezia la lista è guidata da Gabriele Michieletto, con Paola Pavan, Roberto Salmaso, Federica Pavanello, Lorenzo Perale, Federica Trevisan, Jacopo Farinati, Consuelo Bortolozzo e Luciano Bellemo.
A guidare la squadra bellunese è Massimo Vidori, affiancato da Paola Boscaro, Enrico Popolo, Manuelita Longhin e Andreas Quinz.
A Padova Bui è affiancato da Paola Crepaldi, Alberto Danieli, Laura Fraccallanza, Alessandro Gianesini, Giuliana Trevisan, Davide Ghegin, Angela Triarico e Andrea Lovisetto.
A Trevisoil con il capolista corrono Federica Trevisan, Marco Guglielmin, Ivete Capovilla, Leopoldo Bottero, Rosanna Spolaore, Federico Brion, Manuelita Longhin e Alberto Posocco.
A Verona ci sono Simonetta Cavallini, Enrico Dai Pre’, Chiara Uruci, Davide Dugatto, Manuelita Longhin, Mattia Colombari, Angela Triarico e Piercarlo Carcerieri.
Nella provincia berica situazione analoga, con Bui affiancato da Elena Storato, Riccardo Danieli, Manuelita Longhin, Costantino Fracasso, Emanuela Marenda, Angelo Bevilacqua, Cristina Marini e Andrea Bettin.
A Rovigo, sono candidatiElena Candian, Luciano Bellemo, Manuelita Longhin e Leopoldo Bottero.
IL RITORNO DI MARCO RIZZO
“Democrazia sovrana e popolare” schiera il leader Marco Rizzo come candidato presidente.
Da sempre portavoce del cosiddetto “partito del dissenso” come si è definito lui stesso, Rizzo presenta così la sua candidatura: “In Veneto si è stanchi di destra e sinistra che non mantengono le promesse, lo slogan della nostra campagna è “Faremo quello che diciamo”.
Rizzo è capolista nelle provincie di Belluno, Padova, Rovigo, Venezia, Vicenza e Verona.
A Belluno è affiancato da Monica Finco, Giuliano Donadon, Patrizia Caproni e Luca Zerbio.
A Verona è seguito da Patrizia Caproni, Francesco Toscano, Elisabetta Cariolato, Vincenzo Delillo, Susanna Cariolato, Marco Preto e Cristina Giacomazzi.
A Padova da Monica Finco, Lucio Perin, Sonia Franzoi, Francesco Toscano, Flaviana Daniela Floris, Francesco Maragno, Patrizia Caproni e Jacopo Zanella.
A Rovigo da Sabina Casale, Andrea Partesani, Patrizia Caproni e Francesco Toscano.
A Venezia è insieme a Sonia Franzoi, Francesco Toscano, Monica Finco, Marco Alzetta, Cristina Giacomazzi, Renato Basato, Patrizia Caproni ed Enrico Scomparin.
A Vicenza gli altri candidati sono Elena Bertuzzo, Francesco Toscano, Elisabetta Cariolato, Riccardo Agricola, Susanna Cariolato, Manuel Contin, Patrizia Caproni e Antonio Cariolato.
A Treviso la lista è aperta da Antonio Serena, seguito da Paola Gazzola, Marco Rizzo, Deborah Fabris, Francesco Reale, Sonia Franzoi, Luciano Sonego, Patrizia Caproni ed Ennio Cunial.
“RESISTERE VENETO” DI RICCARDO SZUMSKI
Anche per Riccardo Szumski si è presentata qualche grana pre-elezioni a causa del simbolo. È stato presentato un ricorso al tribunale di Verona contro il simbolo del suo movimento “Resistere Veneto”: il leone alato. Accusato di plagio, ha vinto.
Il candidato a Palazzo Balbi è medico di famiglia, ma anche amministratore locale. Noto alle cronache per le sue posizioni no vax durante la pandemia da covid, da sindaco aveva infatti sollevato i dipendenti comunali dall’obbligo del green pass.
È stato al centro di due procedimenti disciplinari a Treviso al termine dei quali è stato radiato dall’albo dei medici: uno per la prescrizione di cure domiciliari contro il Covid e l’altro per dei certificati di esenzione dalla vaccinazione da lui redatti per alcuni insegnanti in Friuli.
Tra i temi forti della sua lista la sanità, il rispetto dell’ambiente, con la denuncia dei Pfas, la tutela della montagna e del mondo agricolo messo a rischio “dal sacrificio di troppi terreni produttivi a favore del fotovoltaico” a detta del candidato. C’è poi la proposta di una “Guardia civile veneta”, “con compiti di pattugliamento territoriale, per garantire certezza della pena e sicurezza reale nelle comunità” e una moneta digitale regionale veneta per tutelare l’economia locale.
LA LISTA DI “RESISTERE”
Riccardo Szumski è capolista in tutte le provincie.
A Venezia è insieme a Carmen Amadio, Roberto Agirmo, Stefania Castagna, Salvatore Castagnetta, Antonella Guolo, Ferdinando Donolato, Silvana Miotto e Giorgio Libralato.
A Treviso è affiancato da Carmen Amadio, Jurhan Abdula (Yuri), Nadia Baù, Maurizio Bavaresco, Maria Francesca Salvador, Giovanni Bernardelli, Alberta Zandonadi e Loris Mazzorato.
A Padova con Carmen Amadio, Ferdinando Donolato e Tiziana Bruna Bertinotti.
A Rovigo è insieme a Michela Cattozzo, Giuseppe Padoan, Giovanna Modenese, Stefano Paesante, Manuel Fagan, Sara Cunial, Gianfranco Volpin, Lisa Spada e Michele Favero.
A Vicenza con Michela Cattozzo, Jurhan Abdula (Yuri), Sara Cunial, Antonio Costalunga, Alessia Maria Flavia Lazzaretto, Davide Lovat, Rosa Lo Greco e Giulio Quadri.
A Verona insieme a Yvonnem Carli, Lucio Amedeo Chiavegato, Mirella Cocco, Luca Guarda, Melania Martinato, Leonardo Guerra, Stefania Micheloni e Alessandro Viviani.
A Belluno è con Sara Cunial, Davide Lovat, Sandra Mella e Gustavo Smali.
Fonte immagini di Bui e Szumksi: profili Facebook dei candidati

