L’ex vicepresidente repubblicano per due mandati e falco della guerra in Iraq è morto a 84 anni. Conservatore intransigente, Dick Cheney ha servito i presidenti Bush, padre e figlio, ed è stato il direttore operativo della presidenza di Bush Jr., definito anche il suo “uomo ombra”. Ecco chi era
Richard Bruce Cheney, detto Dick, è stato uno dei vicepresidenti più potenti e polarizzanti nella storia degli Stati Uniti. Nonostante la fede repubblicana, negli ultimi tempi s’era mostrato verso il presidente Trump, definendolo un “codardo”.
È scomparso oggi a causa delle complicazioni di una polmonite e delle malattie cardiache e vascolari di cui soffriva.
Durante il suo mandato Cheney trasformò la vicepresidenza da un ruolo di secondo piano a una posizione capace di influenzare la politica sull’Iraq, il terrorismo, l’energia e altri pilastri dell’agenda conservatrice.
GLI INIZI
Classe ’41, nasce in Nebraska da una famiglia benestante. Durante la gioventù è stato arrestato due volte per guida in stato di ebbrezza, poi l’amore verso la compagna dai tempi del liceo Lynne Ann Vincent lo porta verso uno stile di vita più moderato.
Padre di due bambine, Elizabeth e Mary, decide di non partire per il Vietnam. Si laurea in Scienze politiche, poi arriva la sua prima opportunità lavorativa, uno stage part-time per il senatore del Wyoming Bill Steiger, che lo conduce sotto l’ala protettiva di Donald Rumsfield.
Entra nel governo di Richard Nixon e poi di Gerald Ford, diventando nel ’75 il più giovane Capo di gabinetto della Casa Bianca. Nel ’78 viene eletto anche deputato del Wyoming per la prima volta. Note le sue posizioni contro l’aborto e contro il controllo delle armi. Durante la presidenza di Jimmy Carter dal 1977 al 1981 svolge il ruolo di “whip” (colui che garantisce la disciplina tra i colleghi).
DA DESERT STORM ALL’11 SETTEMBRE
Nel marzo 1989 diventa segretario alla Difesa di George Bush senior e in questa veste gestisce l’operazione “Desert Storm”, la prima guerra contro l’Iraq di Saddam Hussein, promuovendo tra l’altro il “Project for a New American Century” (Progetto per un nuovo secolo americano) con lo scopo di far cadere il dittatore.
Dopo la vittoria di Bill Clinton, passa all’azienda petrolifera Halliburtun, di cui sarà presidente fino al 2000. Nello stesso anno George W. Bush lo chiama come suo numero due nella corsa verso la Casa Bianca e nel 2001 diventa uno dei vicepresidenti più potenti della storia ed uno dei principali artefici della “guerra al terrore” in Afghanistan.
GUERRA AL TERRORISMO
Nel corso della sua vicepresidenza rivelò di aver fatto disattivare la funzione wireless del suo defibrillatore (ebbe 5 infarti) per paura che i terroristi potessero inviare a distanza una scarica fatale al suo cuore. Dopo l’11 settembre 2001 assunse la gestione della crisi e difese strenuamente l’invasione dell’Iraq, sostenendo la dottrina dell’1%, secondo la quale “Se esiste un 1% di probabilità che qualcosa costituisca una minaccia, gli Stati Uniti sono tenuti a reagire come se la minaccia fosse certa al 100%”.
Parte dei democratici, poi, ipotizzerà l’impeachment quando Cheney verrà travolto dalle critiche per aver favorito la sua ex azienda, la Halliburton, nelle commesse legate alla ricostruzione dell’Iraq.
LE POSIZIONI ANTI -TRUMP
Nel 2008 con la scadenza del suo mandato e a causa delle pessime condizioni del suo cuore, dichiara di non voler correre come presidente. Nel 2016, in occasione delle primarie repubblicane, decide di appoggiare Donald Trump. Ma a prendere le redini della vita politica, sarà la figlia Liz che viene eletta deputata repubblicana.
Quest’ultima assume posizioni anti-trumpiane che la portano nel 2024 ad appoggiare Kamala Harris. Prima di annunciare anche lui l’endorsement per la deputata democratica alle elezioni del 2024, aveva detto su Trump: “nei 248 anni di storia della nostra nazione, non c’è mai stato un individuo che abbia rappresentato una minaccia maggiore per la nostra repubblica. Ha cercato di rubare le ultime elezioni usando bugie e violenza per mantenere il potere, dopo che gli elettori lo avevano respinto. È un codardo”.

