Alle Regionali 2025 vari candidati di punta hanno deluso, rimanendo fuori dai rispettivi Consigli regionali. Ecco chi c’è tra i nomi più noti
Da Nichi Vendola in Puglia a Maria Rosaria Boccia in Campania, fino a Virginia Libero e Marco Rizzo in Veneto, sono diversi i nomi “eccellenti” che non hanno centrato il seggio.
VENDOLA VITTIMA DELLA SUA STESSA LEGGE ELETTORALE
Nonostante fosse dato per favorito e nonostante le preferenze raggiunte (quasi 10mila) da capolista in tre province, Nichi Vendola non riesce a superare la soglia di sbarramento del 4% prevista dalla regione Puglia.
Determinante il sistema elettorale che lui stesso e la sua giunta avevano eletto e che calcola la percentuale di sbarramento sui voti validi ai candidati presidente. In Puglia non viene riconfermato Fabiano Amati, assessore uscente al Bilancio e in Consiglio da ben tre mandati, come anche Gianfranco Lopane con delega al Turismo nella giunta di Michele Emiliano e Giovanni Stea, che si occupava di contenzioso amministrativo.
In Puglia è fuori anche il consigliere dem di lungo corso Ruggiero Mennea e il forzista Domenico Damascelli, dopo due mandati di fila. Non basta la seconda posizione tra le fila di Forza Italia a Taranto neanche a Massimiliano Stellato, che raggiunge oltre 3mila preferenze.
REGIONALI CAMPANIA: FUORI BOCCIA, DI MAGGIO, NONNO
Maria Rosaria Boccia, la candidata nella lista del sindaco di Terni Stefano Bandecchi è arrivata 16esima su 27 con appena 89 voti nella provincia di Napoli e 10 preferenze a Pompei, sua città natale.
Tra gli esclusi anche la traduttrice cisgiordana Fateyer Souzan, candidata con Alleanza Verdi-Sinistra in Campania.
Sempre in Campania nel centrodestra il grande escluso di Fratelli d’Italia è l’ex consigliere comunale di Napoli e regionale Marco Nonno, che resta fuori per poco meno di 100 voti.
E non è riuscita nell’impresa neanche Daniela Di Maggio, la mamma di Giogiò Cutolo il musicista ucciso nel 2023 per futili motivi. Era la candidata per la Lega e ha ottenuto 964 voti.
VIRGINIA LIBERO AL QUARTO POSTO
In Veneto flop della neosegretaria nazionale dei giovani democratici Virginia Libero: era candidata a Padova ma ha ottenuto solo 4.799 preferenze arrivando al quarto posto della lista Pd.
Insieme a lei anche Vanessa Camani, capogruppo uscente del Partito democratico in Regione. Nel centrodestra, invece, il grande escluso è l’ex presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti.
FLOP RIZZO, FUORI DUE ZAIANI, FORMAGGIO E BERLATO (FDI)
In Veneto male anche Marco Rizzo che ha ottenuto l’1,09% di preferenze e si è sfogato con un post sui social: «Questo sistema di voto non funziona più». Fuori anche i capigruppo di Zaia Presidente Alberto Villanova e della Lega Giuseppe Pan. Non ce la fanno i meloniani Joe Formaggio e Sergio Berlato.

