Sono circa 60 miliardi di euro le risorse che l’Italia potrebbe risparmiare da qui al 2030 integrando Ia e IoT nelle infrastrutture critiche. Il rapporto “Smart Infastructure” di Tim e Intesa San Paolo
L’integrazione di Ia e Iot nelle TLC permetterà un risparmio di oltre 54 miliardi di euro sulle nuove infrastrutture critiche al 2030, di 700 milioni di euro all’anno per la gestione delle reti elettriche e di 2,6 miliardi di euro nel settore idrico al 2030. Infatti, queste tecnologie possono trasformare le infrastrutture in reti intelligenti, renderle più efficienti, ridurre gli sprechi, minimizzare i rischi e garantire una maggiore resilienza, con servizi più affidabili e sostenibili per i cittadini. È quanto emerge dal nuovo rapporto “Smart Infrastructure” realizzato dal Centro Studi TIM, in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center, Osservatori 5G & Connected Digital Industry e Internet of Things del Politecnico di Milano e Comtel Innovation e presentato oggi al TIM Innovation Lab di Roma.
54 MILIARDI DI EURO RISPARMIATI GRAZIE A IA E IOT
Intelligenza Artificiale, sensoristica intelligente e tecnologie di robotica e droni, supportate da connessioni 5G ad alte prestazioni ed evolute soluzioni di cybersicurezza, sono un importante motore di sviluppo in grado di ridisegnare le reti energetiche, idriche e stradali italiane, e ridurre fino a un terzo i costi di gestione e manutenzione delle opere civili. Il report di Tim sottolinea che queste tecnologie possono anticipare i guasti nelle reti idriche ed energetiche, ridurre i costi di gestione e manutenzione delle opere civili, prolungare la vita delle infrastrutture.
Secondo lo studio, sistemi di monitoraggio intelligente possono prevenire fino al 27% dei crolli delle strutture più vetuste e ridurre fino al 31% i costi complessivi di gestione delle reti stradali (gallerie, ponti, strade) e altre opere civili. Complessivamente si potrebbe raggiungere un risparmio complessivo di oltre 54 miliardi di euro nella vita utile delle nuove infrastrutture critiche analizzando gli investimenti previsti nel quinquennio 2026-2030.
700 MILIONI DI EURO IN MENO PER LA GESTIONE DELLE RETI ELETTRICHE
Nelle reti elettriche, l’uso di sensori IoT e piattaforme di gestione avanzate permettono di ottimizzare la distribuzione, ridurre le perdite, abbattendo i costi complessivi di quasi 700 milioni di euro l’anno. La trasformazione delle reti elettriche dal modello centralizzato a quello smart grid consentirà sempre più di integrare l’utilizzo di energie da fonti rinnovabili (eolico, solare, ecc.), secondo quanto emerge dal report.
2,6 MILIARDI DI EURO IN MENO AL 2030
Smart meter e sistemi di monitoraggio e gestione avanzati possono portare all’Italia risparmi di circa 2,6 miliardi di euro al 2030, monitorando i consumi e rilevando in tempo reale i guasti occulti. Infatti, attualmente le perdite d’acqua toccano circa il 42% a livello nazionale, con punte che superano il 55% nel Mezzogiorno.
“La sfida digitale delle infrastrutture italiane non è più rinviabile. Sono la spina dorsale dello sviluppo economico del Paese” – ha dichiarato Elio Schiavo, Chief Enterprise and Innovative Solutions Officer di TIM. “Investire nella loro digitalizzazione significa garantire sicurezza, efficienza, sostenibilità e permette di trasformare il nostro territorio in una smart land, un passaggio essenziale per lo sviluppo dell’Italia. Per innovare in questo settore serve fare rete e creare un ecosistema collaborativo con startup e aziende all’avanguardia, così da accelerare questa rivoluzione tecnologica e rafforzare le competenze”.
In quest’ottica, TIM Enterprise ha premiato oggi i vincitori della “TIM Smart Infrastructure Challenge”, un’iniziativa che rientra nell’ambito del programma di Open Innovation del Gruppo, realizzata in collaborazione con Arduino, Cyber 4.0, eFM, Intesa Sanpaolo Innovation Center, Osservatori 5G
& Connected Digital Industry e Internet of Things del Politecnico di Milano, SOCOTEC Italia, 28DIGITAL e il supporto di Alaian. In particolare, TIM ha premiato CAEmate, con una piattaforma che integra Digital Twin, dati in real time dei sensori IoT e AI predittiva per la manutenzione preventiva delle infrastrutture.

