Skip to content

CONTE_TAVERNA

Conte prepara la squadra per le Politiche: chi sale e chi scende nel M5S

Archiviate le Regionali, Giuseppe Conte può ridefinire le nomine del Movimento per il suo secondo mandato da presidente. Non è un terremoto ma un semplice “ricambio fisiologico” assicurano i contiani del M5S

Nato come forza anti-sistema nel 2009, poi giunto alla guida del Paese in una fase delicatissima, rinnegato il fondatore, quindi fattosi vero e proprio partito, il Movimento 5 Stelle deve ora definire ridefinire la sua nuova identità. Tutto passerà dalle decisioni del leader unico, fresco di riconferma, che ambisce al grande ritorno a Palazzo Chigi.

L’obiettivo di Giuseppe Conte è iniziare il 2026 con una squadra già pronta per lavorare alla campagna elettorale in vista delle Politiche. Ora l'”avvocato del popolo” si appresta a decidere chi sostituirà Roberto Fico, che lascerà la presidenza del comitato di garanzia M5S dopo l’elezione in Campania, e Chiara Appendino, che ha rassegnato le sue dimissioni da vicepresidente a ottobre, un gesto simbolico fatto a fine mandato, salvo poi rinnovare la sua fiducia al presidente Conte. Al suo posto potrebbero essere ripescati i nomi della vecchia guardia come Alfonso Bonafede e Nunzia Catalfo.

LA CASELLA LASCIATA VUOTA DA ROBERTO FICO

Il neo-governatore della Campania, Roberto Fico, lascerà vuota la poltrona di presidente del comitato di garanzia M5S. I nomi in lizza per la sua successione sarebbero quelli dell’attuale capogruppo al Senato Stefano Patuanelli, che lascerebbe il suo incarico a Palazzo Madama Luca Pirondini, e di Pasquale Tridico. Ma se il primo può ambire anche alla vicepresidenza, il secondo segnerebbe l’ennesima scelta “meridionalista”, sbilanciando ulteriormente il Movimento verso Sud.

IL POSTO DI CHIARA APPENDINO

L’ex sindaca di Torino Chiara Appennino si è dimessa ad ottobre dalla carica di vicepresidente del Movimento sebbene il suo mandato fosse in scadenza. Lo ha fatto con un lungo post che spiegava il senso del passo indietro e rilanciava la vecchia anima del Movimento anti-sistema. Dietro la sua scelta, ha spiegato, c’era la volontà di “rimettere in discussione” la linea politica del Movimento e di dare un segnale pubblico di dissenso rispetto ad alcune scelte. La critica implicita è alla linea di Giuseppe Conte, al rapporto con il Partito Democratico e alla strategia del “campo largo”. Per una sua sostituzione salgono i nomi di Vittoria Baldino e la presidente della Vigilanza Rai Barbara Floridia.

LA PARTITA CON GRILLO

A ottobre il comico genovese, fondatore ed ex garante del M5S, Beppe Grillo, ha riattivato il vecchi sito del M5S www.movimento5stelle.it. Una mossa carica di significato in un momento di forte tensione interna tra l’ala contiana e quella più vicina al fondatore. Grillo in questo modo sembra voler riaffermare il proprio ruolo storico e iniziare una nuova offensiva legale sul simbolo del partito. Le basi ci sarebbero. Verso l’ex garante risultano anche debiti per circa 8.500 euro, messi in evidenza nei pochi contenuti disponibili all’indirizzo web, oltre a un un paio di rendicontazioni e al collegamento che rimanda al sito di beppegrillo.it. E non era una novità l’intenzione del comico di ostacolare il nuovo corso del Movimento in primis la candidatura di Roberto Fico in Campania. L’ala grillina vedeva nell’ex presidente della Camera l’uomo del dialogo con il Pd, un profilo istituzionale consolidato e soprattutto candidato nel campo largo grazie a un patto elettorale con Vincenzo De Luca. Un grillino ormai annacquato.

I NOMI CERTI PER LA VICEPRESIDENZA

Un nome certo sarebbe quello di Paola Taverna come vicepresidente vicaria: troppo centrale l’ex senatrice nella gestione della macchina territoriale dei 5 Stelle per rinunciarvi. Potrebbero essere recuperati anche i nomi dell’ex Guardasigilli Alfonso Bonafede e di Nunzia Catalfo, madrina del reddito di cittadinanza. Tra i vice si libererà il posto di Riccardo Ricciardi e avanza l’ipotesi del contiano Francesco Silvestri.

In un’operazione di bonifica “grillina”, Conte dovrebbe fare perdere le cariche ai reduci della vecchia anima pentastellata: Virginia Raggi, nel comitato di garanzia e Danilo Toninelli nel collegio dei probiviri. Nel comitato di garanzia, se andasse  Patuanelli potrebbe inserirsi come vice Michele Gubitosa, altro contiano della prima ora. In ascesa anche Ettore Licheri, il senatore sardo. I nomi più accreditati fanno tutti parte della cerchia dei fedelissimi contiani tanto che tra le fila dei pentastellati si sussurra che sarebbe chiaro il criterio di scelta: la cieca  fedeltà.

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su