Al via la XII legislatura del Consiglio regionale della Campania: l’aula sarà presieduta da Massimiliano Manfredi, eletto al primo scrutinio con 41 voti su 51, mentre non si sblocca lo stallo sulla giunta di Roberto Fico
Giornata inaugurale per il Consiglio regionale della Campania, con l’elezione del nuovo presidente, chiamato a gestire i lavori: sarà Massimiliano Manfredi, fratello del sindaco di Napoli.
Ancora in alto mare la giunta di Roberto Fico, che si presenta in aula senza assessori.
MASSIMILIANO MANFREDI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CAMPANO
L’assemblea è stata presieduta in apertura dal consigliere regionale Fernando Errico, nel ruolo di consigliere anziano. Alla prima votazione Massimiliano Manfredi ha ottenuto la convergenza sia della maggioranza che dell’opposizione con 41 voti su 51 e diventando il nuovo presidente del Consiglio regionale della Campania.
Un voto a testa per l’ex presidente della Regione Vincenzo De Luca – considerato nullo perché non presente in Consiglio – per l’ex assessore regionale alla Scuola Lucia Fortini e per l’ex assessore al Welfare del Comune di Napoli, Luca Trapanese. Sei le schede bianche.
CHI E’ MASSIMILIANO MANFREDI
Originario di San Paolo Belsito (Napoli), Massimiliano Manfredi è ingegnere civile e giornalista pubblicista. Fratello dell’attuale sindaco del capoluogo campano, dal 2001 al 2006 ha lavorato al Comune di Napoli con la sindaca Rosa Russo Iervolino, occupandosi di politiche del lavoro, imprese e concertazione.
Alle elezioni politiche del 2013 viene eletto alla Camera dei Deputati, nella circoscrizione Campania 1, nelle liste del Partito Democratico. Nella XVII legislatura è stato anche componente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici e della Commissione parlamentare antimafia, dove ha ricoperto il ruolo di coordinatore del VI Comitato “Infiltrazioni nell’economia legale: mafie, impresa e professioni”.
È al suo secondo mandato come consigliere regionale campano, rieletto con 30.500 preferenze nel Collegio di Napoli.
FICO ANCORA SOLO
Il neogovernatore Roberto Fico si è seduto da solo tra i banchi del governo regionale. Il nodo principale per il varo della giunta riguarda l’ex numero due di Vincenzo De Luca Fulvio Bonavitacola, mentre si cerca ancora l’intesa su tre assessorati da assegnare al Pd, tra cui almeno una donna, con la delega al Bilancio e la finanziaria ancora da approvare.
FEMMINICIDI E MORTI BIANCHE
Nel suo discorso di insediamento, Massimiliano Manfredi ha messo l’accento in particolare sui temi dei femminicidi e delle morti sul lavoro, ribadendo la volontà di continuare il lavoro fatto dalla precedente giunta.
“Ci sono contrasti nell’aula della Regione, ma abbiamo sempre un’unione su temi importanti. A partire da Anna Tagliaferri, che dal suo compagno è stata uccisa, e da Giacomo Bortone cittadino di Cercola che 18 giorni fa è l’ultima morte bianca in Campania schiacciato dal carrello elevatore” ha ribadito. “Questi sono punti in cui nostro ruolo di legislatori ci fa sentire utili nei confronti dei cittadini che ci hanno votato”, ha concluso.
SANGIULIANO: PRIMA SCONFITTA PER IL DELUCHISMO
Il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale della Campania Gennaro Sangiuliano, presente alla nomina, ha fatto notare che l’elezione di Massimiliano Manfredi rappresenta la prima sconfitta di De Luca e del deluchismo. “Il monarca spodestato ha provato a manipolare ma è stato respinto” ha detto il capogruppo.
La convergenza dei voti su Manfredi sarebbe per Sangiuliano un segnale di collaborazione istituzionale, anche perché “fino a pochi minuti prima dell’inizio del consiglio la maggioranza era profondamente spaccata”.
Crediti immagine: profilo Facebook Massimiliano Manfredi


