Dalla previdenza al fisco, dal bonus casa al Tfr. Tutte le novità introdotte dalle misure della manovra 2026.
La Legge di bilancio 2026 è stata approvata definitivamente alla Camera ed è definitiva. 216 voti a favore, 126 contrari e tre astenuti. Proteste al termine del voto alla Camera da parte dei deputati del Pd che hanno alzato cartelli con la scritta ‘Disastro Meloni’
Dalla stretta sulle pensioni alla cedolare secca sugli affitti brevi, tutte le misure contenute nella manovra.
NORME SULLA CASA
Archiviato definitivamente il superbonus, continua la stagione dei bonus edilizi. Ristrutturazioni al 50% per gli interventi sulla prima casa, mentre negli altri casi scenderà al 36%.
Le risorse per il piano Casa saranno di 110 milioni di euro nel 2026 e 100 milioni nel 2027. La cedolare secca sugli affitti brevi resta al 21% per il primo immobile e al 26% per il secondo e dal terzo scatta l’attività di impresa.
Anche gli immobili condonati potranno accedere agli incentivi edilizi. La prima casa viene esclusa dal calcolo Isee per le famiglie: il tetto massimo è di 200 mila euro nelle grandi città. Per gli altri immobili da escludere dal computo il limite è fissato a 91.500 euro. La manovra introduce anche due fondi: uno da 20 milioni di euro per il sostegno abitativo ai genitori separati e uno da 1,15 milioni di euro per i caregiver familiari. Rifinanziata anche la carta “Dedicata a te“, il contributo per la spesa alimentare destinato a chi ha un Isee fino a 15mila euro.
NORME SUL LAVORO E TFR
Nel biennio 2026-2027 anche le aziende che hanno almeno 60 dipendenti dovranno versare il Tfr al fondo Inps: entrano a far parte della norma quelle che hanno almeno 60 dipendenti. Poi subentreranno anche quelle con 50 dipendenti, finché nel 2032 aderiranno anche quelle con 40 dipendenti.
Da luglio partirà il meccanismo di adesione automatico alla previdenza complementare per tutti i neoassunti. Aumentano i tagli all’anticipo pensionistico per i lavoratori precoci: 50 milioni di euro nel 2033 e 100 milioni dal 2034. Tagli da 40 milioni di euro annui dal 2033 anche al Fondo per il pensionamento anticipato per i lavoratori impegnati in mansioni usuranti.
NORME SULLA SANITA’
Il fondo per il servizio sanitario nazionale aumenta di circa 2,4 miliardi il prossimo anno. Mentre sono stati fatti tagli al fondo per i farmaci innovativi che scende di 140 milioni.
Il governo punta a reclutare mille medici dirigenti e oltre 6 mila professionisti sanitari, in gran parte infermieri. 280 milioni di euro annui a partire dal 2026 andranno ad aiutare le indennità e le maggiorazioni per il personale sanitario e socio-sanitario: 85 ai medici e 195 agli infermieri
Vengono introdotte ispezioni e indagini approfondite alle Regioni incapaci di garantire il livello minimo di prestazioni sanitarie con l’obbligo di mettersi in linea entro due anni.
NORME SULLE IMPRESE
Circa 3,5 miliardi di euro nel 2026 verranno destinati al settore manifatturiero. Ad anno nuovo arriverà anche l’iperammortamento: una misura che vale per gli investimenti in beni strumentali effettuati fino al 30 settembre 2028 su prodotti “made in Eu”.
Saltano le aliquote agevolate al 220% per gli investimenti green ma rientrano le risorse per il credito d’imposta Transizione 5.0 e per le aziende che hanno fatto domanda per il credito d’imposta per la Zes unica per il Sud (2,3 miliardi per il prossimo anno su investimenti già fatti dalle imprese).
NODO PENSIONI
Non sarà possibile andare in pensione anticipatamente cumulando gli importi di forme pensionistiche di previdenza complementare. L’età pensionabile aumenterà di un mese nel 2027 e di altri due mesi nel 2028. Dal prossimo anno non sarà prorogata Opzione donna, gli assegni minimi salgono di circa 20 euro al mese e i fondi per l’anticipo pensionistico di lavoratori precoci e usuranti subiranno un taglio.
LE PROTESTE DELL’OPPOSIZIONE
“E’ una manovra di promesse tradite: volevate abolire la Fornero e invece avete aumentato l’età pensionabile, avete aumentato le minime di un paio di caffè, avete abolito opzione donna e avete aumentato le accise”, ha detto la segretaria Pd Elly Schlein nelle dichiarazioni di voto.
Sottolineando che la manovra aiuta i più ricchi, tagliando alla sanità pubblica, alla scuola pubblica e all’università e aprendo autostrade al privato. I dem durante il voto si sono alzati in piedi e hanno mostrano i cartelli con la scritta “Disastro Meloni”. Riccardo Magi di +Europa ha mostrato un cartello con la scritta “Vendesi” manifestando contro l’utilizzo da parte del governo della decretazione d’urgenza.


