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Borse. Hong Kong compra Londra? Ecco quali sono i rischi

Borsa Hong Kong

La borsa di Hong Kong ha fatto un’offerta di 37 miliardi di dollari per rilevare la sua omologa di Londra che dal 2007 controlla Borsa Italiana

Ieri l’operatore della borsa di Hong Kong, Hong Kong Exchanges & Clearing (Hkex), ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto a sorpresa da 37 miliardi di dollari per il London Stock Exchange Group (Lse).

LE MIRE DI HONG KONG

La Borsa di Hong Kong ha avanzato un’offerta di acquisto della Borsa di Londra (Lse) per un valore complessivo di 36,6 miliardi di dollari. Lo ha riferito Al termine della giornata di contrattazioni, la Hong Kong Exchange and Clearing (Hkex) ha diffuso una nota in cui spiega le sue intenzioni dietro l’offerta di 36,6 miliardi di dollari per inglobare Lse. L’acquisizione “rafforzerebbe entrambe le attività, le posizionerebbe meglio per innovare attraverso i mercati e offrirebbe a partecipanti e investitori una connettività senza precedenti sul mercato globale”.

I DETTAGLI DELL’OFFERTA

Hong Kong offre 20,45 sterline per ogni azione della Borsa londinese e 2.495 nuove azioni del suo gruppo, per un totale di 83,61 sterline per ciascuna azione del London Stock Exchange. Considerato che il gruppo londinese vanta un totale di 354.471.415 titoli, la proposta di Hong Kong valuta il gruppo inglese circa 29,6 miliardi di sterline, cifra che sale a 31,6 miliardi di sterline (poco meno di 35,5 miliardi di euro al cambio attuale) includendo anche debiti e altri aggiustamenti.

GIÀ CON UN PIEDE A LONDRA

Qualora venisse completata, l’acquisizione sarebbe la seconda all’estero da parte di Hkex, dopo quella della piattaforma di scambio dei metalli London Metal Exchange avvenuta nel 2012 per 1,7 miliardi di dollari.

LA STRATEGIA DI HKEX

Ma ora la Borsa di Hong Kong sta cercando di creare un titano commerciale globale che colleghi l’Occidente alla Cina. La combinazione delle sedi di negoziazione dei titoli e dei metalli di Londra potrebbe potenzialmente tagliare i costi operativi e aumentare i profitti, se le autorità della concorrenza approvassero l’accordo. In effetti, come si legge nella nota del gruppo asiatico, l’unione tra le due società “rafforzerebbe entrambe le realtà, creerebbe una delle prime piattaforme di mercato al mondo, offrirebbe agli investitori una connettività senza precedenti su scala globale, collegando i mercati occidentali con quelli orientali emergenti, a partire dalla Cina”.

A RISCHIO L’OPERAZIONE LONDINESE SU REFINITIV

L’offerta cinese rischia di far naufragare l’operazione di acquisto di Refinitiv da parte di Lse. Come spiega Michelangelo Colombo su Startmag “Una delle condizioni che ha posto Hong Kong all’operazione è la cancellazione dell’accordo di Lse per acquisire Refinitiv”. Si tratta di un’operazione annunciata in estate che vede Londra impegnata in un’acquisizione da 27 miliardi di dollari per rilevare il gruppo specializzato nell’elaborazione di dati in campo finanziario da Blackstone e Thomson Reuters.

DOSSIER STRATEGICO PER LA BORSA DI LONDRA

Senza contare che gli investitori avevano accolto con favore la scommessa di Lse su Refinitiv, in quanto amplierebbe la sua offerta. Aggiungendo le capacità di raccolta dei dati di Refinitiv, Lse potrebbe diventare un serio rivale del leader del settore Bloomberg.

DAL 2007 LSE CONTROLLA PIAZZA AFFARI

Questa operazione avrebbe delle ripercussioni anche nel nostro paese. La Borsa di Londra, fondata nel 1801, non è soltanto la principale piazza finanziaria europea per capitalizzazione. Dal 2007, il London Stock Exchange Group controlla infatti anche il 100% di Borsa italiana. A più riprese Londra ha cercato di aggregare anche la Borsa di Francoforte, ma l’operazione è stata bocciata dall’Antitrust Ue nel 2017.

ALLARME BREXIT

All’epoca l’Unione Europea si è opposta in parte rifiutando di basare il principale scambio del continente nella Gran Bretagna post Brexit.

RISCHI PER LE INFRASTRUTTURE DI MERCATO DI BORSA ITALIANA? IL COMMENTO DI CENTEMERO (LEGA)

“Già qualche mese fa avevo sollevato il caso dopo che Boris Johnson, nel proprio discorso inaugurale, si era detto disposto ad implementare la Brexit anche senza accordo”. Ha dichiarato Giulio Centemero, deputato della Lega. “Il DL Brexit aveva infatti previsto precauzioni a difesa dei nostri cittadini e imprese, lasciando, tuttavia, aperte ancora alcune partite come quella riguardante Borsa Italiana che fa parte del gruppo London Stock Exchange.

Sulla notizia dell’offerta della borsa di Hong Kong commenta: “Borsa Italiana, le cui infrastrutture di mercato rappresentano un asset strategico per il nostro Paese, sono a rischio di diventare di proprietà di un attore economico extracomunitario? Quali possono essere i rischi legati alle piattaforme che gestiscono il nostro debito pubblico? Per questo presenterò un’interpellanza al Presidente del Consiglio e al ministro dell’economia per capire le intenzioni del Governo e chiedergli di riferire in Aula alla Camera.”

LA REAZIONE DEL M5S

“Seguiamo con attenzione gli sviluppi della vicenda sul tentativo di acquisizione del London Stock Exchange da parte della Borsa di Hong Kong” fa eco in serata il Movimento 5 Stelle che dirama una nota firmata dai membri pentastellati della commissione Finanze della Camera.

“La vicenda vede inevitabilmente coinvolto il nostro Paese, dal momento che la Lse gestisce anche la Borsa di Milano. Si tratta di una notizia giunta in modo inaspettato, in quanto la proposta non è stata sollecitata, e per questo vigileremo affinché l’evolversi della vicenda non vada a detrimento degli interessi del nostro Paese. Coglieremo l’occasione dell’audizione del Ministro Roberto Gualtieri, che si terrà nelle prossime settimane in Commissione Finanze, per chiedergli chiarimenti sulla vicenda e valutare eventuali opportunità o rischi che potrebbero manifestarsi per il nostro Paese”.

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