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Chi è Samantha Power, nominata da Biden come candidata a capo di USAID

Power, ex giornalista e ambasciatrice dell’ONU, ha trascorso la sua carriera a difendere i diritti umani in tutto il mondo

Il Presidente eletto Joe Biden ha annunciato mercoledì che nominerà Samantha Power, l’ex ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, alla guida dell’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID), citando il suo background di funzionario pubblico e diplomatico in crisi.

In una dichiarazione, Biden ha descritto Power, 50 anni, come “una voce di coscienza e di chiarezza morale di fama mondiale – sfidando e mobilitando la comunità internazionale a difendere la dignità e l’umanità di tutte le persone”.

Se confermato, scrive al-Monitor, “Power supervisionerà l’agenzia statunitense incaricata di distribuire miliardi di aiuti umanitari ogni anno. Dopo quattro anni di un’amministrazione scettica in materia di aiuti, che ha sempre cercato di tagliare i fondi per lo sviluppo, ci si aspetta che l’amministrazione Biden consideri l’assistenza statunitense all’estero come uno strumento importante per far progredire la sua politica estera”.

Biden ha anche annunciato l’intenzione di elevare la posizione di amministratore USAID a membro permanente del Consiglio di sicurezza nazionale, una mossa che rivela come Biden e la sua amministrazione faranno dello sviluppo una priorità insieme alla diplomazia e alla difesa.

Power, attualmente professore alla Harvard Kennedy School, non ha una formazione tradizionale in materia di aiuti e sviluppo all’estero. Ha fatto parte del Consiglio di sicurezza nazionale in un ruolo incentrato sui diritti umani dal 2009 al 2013, prima che il presidente Barack Obama nominasse il suo ambasciatore statunitense alle Nazioni Unite durante il suo secondo mandato.

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