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Chi è stato Mikhail Gorbaciov, padre della Perestrojka e nobel per la pace

Mikhail Gorbaciov

Mikhail Gorbaciov è stato l’ultimo leader dell’Unione Sovietica. Premio Nobel per la pace nel 1990 

 

Mikhail Gorbaciov, ultimo leader dell’Unione Sovietica, è morto il 30 agosto 2022, dopo una lunga malattia. Aveva 91 anni. “Questa notte, dopo una grave e prolungata malattia, Mikhail Sergeyevich Gorbaciov è morto”, si legge in un comunicato diffuso dal Central Clinical Hospital della Russia.

Chi era Gorbaciov

Figlio di agricoltori, Gorbaciov era nato il 2 marzo 1931 a Privolnoye, un villaggio di Stavropol, nel Sud della Russia. All’inizio degli anni Cinquanta di trasferisce a Mosca, dove si laurea in giurisprudenza nel 1955. Successivamente prende la laurea anche in Economia Agraria.

Negli anni degli studi incontra Raisa Titarenko, la donna che sposerà e con cui darà alla luce l’unica sua figlia, Irina Gorbaciov.

La carriera politica

Dopo un’esperienza nel Komsomol, il partito comunista, impregnato di retorica staliniana, nel 1970 Gorbaciov da inizio alla sua carriera politica: viene nominato primo segretario del partito a Stavropol e poi membro del Comitato Centrale del Pcus, grazie anche all’ala protettita di Andropov, capo del Kgb e originario anche lui di Stavropol.

Nel marzo del 1985 viene eletto Segretario Generale del Comitato Centrale del Partito. Ne è di fatto il leader e, nel 1986, lancia delle riforme che passano da alcune parole d’ordine, Glasnost (trasparenza) e Perestroika (ristrutturazione). Si incontra, in questi anni, con l’allora presidente americano Ronald Reagan, per discutere di una politica di pace. Nel 1991 incontra anche George Bush, con cui discute della riduzione delle armi nucleari strategiche.

Il 15 marzo 1990 il Congresso dei rappresentanti del popolo dell’Urss elegge Gorbaciov presidente dell’Unione Sovietica. L’8 dicembre 1991 firma con Ucraina e Bielorussia la nascita della Csi, la Comunità di Stati indipendenti: è la fine dell’Urss. Queste riforme, però, gli costano l’avversione dei suoi stessi collaboratori. Dopo un colpo di stato, nell’agosto 1991, organizzato dal primo ministro sovietico Valentin Pavlov, dal capo degli Interni Boris Pugo e dal Kgb Krjuchkov, il 25 dicembre 1991 Gorbaciov rassegna le sue dimissioni da Capo dello Stato. È la fine, vera, dell’impero sovietico.

Costruttore di Pace

Da politico prima e capo dello Stato dopo, Mikhail Gorbaciov è stato considerato un costruttore di pace, tanto che nel 1990 viene insignito del Premio Nobel. Dopo aver avallato la riunificazione della Germania, con il muro di Berlino che cade nel 1989, Gorbaciov, nello stesso anno, ritira anche le truppe dall’Afghanistan.

E sempre nel 1989 si reca a Pechino, riavviando i rapporti tra Cina e Russia, e in Vaticano, dove incontra Papa Woytila (primo leader sovietico ad incontrare un Papa).

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