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Come cambiano i tassi dopo l’ultimo ritocco della Bce

Manovra Commissione Ue

La Bce alza tassi d’interesse di 75 punti base. Ecco cosa cambia

La Banca centrale europea ha alzato, ancora una volta, i tassi d’interesse di 75 punti base (lo 0,75%), con l’obiettivo dichiarato di contenere l’inflazione nei Paesi dell’Eurozona. Si tratta del terzo intervento dopo quello dello 0,5% dello scorso luglio e quello da 0,75 di inizio settembre.

Un ulteriore ritocco dovrebbe arrivare nei prossimi mesi, per permettere  il “tempestivo ritorno dell’inflazione al suo obiettivo di medio termine del 2%”.

I nuovi tassi

Con l’aumento di 75 punti base, il tasso principale sale al 2%, il tasso sui depositi all’1,5% e il tasso sui prestiti marginali al 2,25%.

“Dobbiamo fare quello che dobbiamo fare. Una banca centrale ha il mandato della stabilità dei prezzi e deve perseguirlo usando tutti i mezzi”, ha affermato  della Bce, Christine Lagarde. Questo “non significa che trascuriamo il rischio di recessione. Ma ci preoccupa il fatto che i bassi redditi non sono solo vulnerabili al rischio di recessione, ma anche alla realtà dell’inflazione”.

Giorgetti: confidiamo nella saggezza della Bce

“Il rialzo dei tassi della Bce era ampiamente previsto. Probabilmente non sarà l’ultimo in questa fase, ma confidiamo nella saggezza della Bce nell’interpretare le cause della recente impennata dell’inflazione e nel tener conto del rallentamento in corso nell’economia europea”, sostiene il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti in una nota.

Cosa significa l’aumento dei tassi

L’aumento dei tassi si traduce in un rialzo di mutui e prestiti e dei costi di carte di credito. In pratica, il costo della vita per molti è destinato ad aumentare ancora nel breve periodo, nella speranza che l’inflazione torni al 2% nel medio termine.

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