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Come la risoluzione Onu su Israele e Hamas ha spaccato l’Ue

Onu

L’Unione europea spaccata in 3 sul voto della risoluzione Onu, mentre Uk e Canada si differenziano dagli Usa. Ecco la mappa

Cessate il fuoco a Gaza. Venerdì l’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato una risoluzione per “una tregua tra l’esercito israeliano e le milizie di Hamas e l’ingresso e la fornitura di sufficienti aiuti umanitari nella Striscia”, con 120 voti a favore, 14 contro, e 45 astenuti.

Interessante come sempre l’analisi del voto dei singoli Paesi.

🔴Contrari: c’è ovviamente Israele. A sostenerlo, gli Usa. E pochi altri: si tratta di alcuni stati dell’Oceania, ma anche di quattro stati mitteleuropei della Ue: Ungheria, Austria, Cechia e Croazia. In più, Guatemala e Paraguay. Un risultato davvero misero per il governo di Netanyahu; l’ambasciatore israeliano all’Onu non ha nascosto la sua rabbia, commentando: “questo giorno resterà nella storia come simbolo d’infamia; le Nazioni Unite non ci riconoscono il diritto di difenderci”.

L’UNIONE EUROPEA SPACCATA IN TRE

🟡Astenuti. Qui si nota la triplice spaccatura dell’Unione Europea. Se 4 Paesi hanno votato contro il cessate il fuoco, 15 si sono astenuti: la maggioranza dei membri UE, tra cui spiccano Germania, Italia, Olanda e i Paesi della frontiera orientale: Baltici, Polonia, Romania… Insieme a loro anche Regno Unito, Canada e Australia, che dunque abbastanza sorprendentemente non hanno votato come Washington. Tra gli astenuti c’è anche l’India (non c’è dunque una posizione politica unitaria dei Brics), e le propaggini asiatiche dell’Occidente: Corea del Sud e Giappone. Oltre a Paesi teatro di conflitti recenti: Ucraina, Serbia, Iraq, SudSudan.

🟢Favorevoli. Ci sono ben 9 membri UE, in particolare Francia e Spagna. E le neutrali Svizzera e Norvegia. E poi i grossi calibri: Cina e Russia. A schierarsi per il cessate il fuoco a Gaza ci sono pure tutti i Paesi che avevano firmato gli Accordi di Abramo con Israele: Emirati, Bahrein, Marocco, Sudan. E la candidata Arabia Saudita. Ci sono i pro-Hamas Qatar e Iran, con Turchia Siria e Libano. C’è quasi tutta l’America Latina, inclusi Brasile, Argentina, Colombia e Messico. L’Africa con poche eccezioni. Nel mondo arabo l’unica assente è la Tunisia (astenuta). Infine, c’è tutta l’Asia Centrale. Il Caucaso. E il Sud-Est Asiatico.

LA RISOLUZIONE E’ LA PRIMA RISPOSTA FORMALE DELL’ONU DOPO ATTACCO HAMAS

La risoluzione è stata proposta dalla Giordania, e sostenuta da altri 45 stati. Un emendamento proposto dal Canada (e sostenuto dagli USA) che includeva una condanna più esplicita di Hamas, non ha avuto il sostegno di un numero sufficiente di Paesi. Il voto di venerdì a New York è la prima risposta formale dell’Onu dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre e la rappresaglia israeliana su Gaza.

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