Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeo ha spiazzato il mondo con la decisione, poi ritrattata, di…
Copyright, ricerca, innovazione, Roma. Parla David Sassoli, neo Presidente Parlamento Ue
Policy Maker ripropone dopo qualche settimana l’intervista a David Sassoli, eletto presidente del Parlamento europeo, che in campagna elettorale per le elezioni europee indicava i temi principali sui quali si sarebbe dovuto lavorare in questa legislatura. Candidato ufficiale dei Socialisti e democratici, Sassoli è stato eletto presidente del Parlamento europeo durante la seduta plenaria a Strasburgo al secondo scrutinio con 345 voti.
Sul via libera definitivo alla riforma del diritto d’autore, approvato lunedì dal Consiglio dell’Unione europea, che ha visto il voto contrario dell’Italia, per l’eurodeputato “È una delle direttive più importanti di questa legislatura. Regola il diritto degli autori, dei cantanti, dei musicisti, dei ricercatori ad essere riconosciuti come autori e quindi ad ottenere un giusto compenso.”
SULLA DIRETTIVA COPYRIGHT, UNA DELLE PIÙ IMPORTANTI DI QUESTA LEGISLATURA
“È una direttiva che non cambia nulla per gli utenti, ma cambia naturalmente per i colossi del web che dovranno invece di sfruttare gratuitamente rapinando il sapere, regolarsi con gli autori che hanno il diritto ad essere tutelati“. Secondo Sassoli è una direttiva molto importante anche perché consente all’Europa, che possiede il giusto know how giuridico e tecnologico, di poter regolare le “grandi piattaforme del web o i grandi mostri della finanza internazionale”.
“Se non si regola il mondo globale ci sarà solo la forza di chi produce di più, di chi è più potente.” Per il Vicepresidente Sassoli, la vocazione dell’Europa è quella di essere uno degli attori per regolare il mondo globale secondo i valori di uguaglianza, di solidarietà e di libertà.
“Non è un’impresa da poco è una grande vocazione che dobbiamo sentire forte perché questo sarà il secolo della globalizzazione e quindi dobbiamo dargli regole.”
ABBIAMO BISOGNO DI PIÙ EUROPA
Secondo il Vicepresidente Sassoli le sorti del Governo non sono legate ai risultati delle elezioni europee ma alla crisi libica o all’andamento dell’economia. “Entro fine anno dovranno tirare fuori 23 miliardi per l’IVA e non abbiamo capito da dove li tireranno fuori, speriamo non dalle tasche degli italiani.”Per Sassoli le elezioni europee saranno molto importanti. C’è bisogno di più Europa per essere orgogliosi e difensori dei nostri Paesi. “Ha ragione Mario Draghi” quando afferma che “se vuoi difendere il tuo Paese lo puoi fare con l’Europa, perché da solo saresti travolto dalle dinamiche globali”.
Per Sassoli è necessario un cambiamento delle politiche europee che hanno allontanato l’opinione pubblica dall’ideale europeista “invece che pensare troppo a far tornare i conti dobbiamo pensare a dei piani per il lavoro, gli investimenti, i giovani, la ricerca”. Sottolinea che sulla ricerca, che ha notevole impatto in settori fondamentali come l’industria, il commercio, il sapere, occorre fare forti investimenti altrimenti sarà impossibile competere con altre potenze mondiali: “Gli Stati Uniti investono 450 miliardi in ricerca, la Cina 420 noi 20… Abbiamo bisogno di fare forti investimenti su questo”. Con un’Europa debole questo non sarebbe possibile “sarebbe come affrontare la traversata dell’oceano con una barchetta a vela”.
DECLINO ECONOMICO PER LA CAPITALE
Infine, sullo scontro sul debito della Capitale che da qualche giorno sta vedendo protagonisti gli esponenti gialloverdi per Sassoli: “Che Roma sia male amministrata credo sia sotto gli occhi di tutti e che la Lega sia lo strumento per superare queste difficoltà ho dubbi”.
“Il fallimento di questa amministrazione mi sembra che i romani lo riscontrino tutti i giorni non solo dalle buche ma anche sul valore economico della città. C’è un declino economico, commerciale, turistico, ecco credo che questi siano i dati che ci dicono che siamo di fronte ad un fallimento”.