“Aperta, inclusiva ed etica”, è questo l’impegno sull’Intelligenza artificiale dei leader mondiali che hanno sottoscritto la dichiarazione all’AI Action Summit
La sfida è lanciata. Ed è destinata a segnare un’epoca e ad essere senza esclusione di colpi. A Parigi numerosi leader mondiali si sono riuniti per l’AI Action Summit, un incontro volto a definire le strategie globali per la governance dell’intelligenza artificiale e, soprattutto, a fornire la risposta europea ai giganti Usa e Cina. Al termine del vertice è stata siglata una dichiarazione che promuove un’IA “aperta, inclusiva ed etica”, sottolineando la necessità di un coordinamento internazionale per evitare la concentrazione del mercato e garantire un accesso equo alle nuove tecnologie. Tra i firmatari spiccano Francia, Cina e India, mentre due grandi assenti si sono tirate indietro: Stati Uniti e Regno Unito.
IMPEGNI E OBIETTIVI DELLA DICHIARAZIONE DEL SUMMIT DI PARIGI SULL’IA
Quali sono gli impegni e gli obiettivi del Summit? Riportiamo la traduzione della ‘Dichiarazione sull’intelligenza artificiale sostenibile e inclusiva per le persone e il pianeta’.
I principi fondamentali
Partecipanti provenienti da più di 100 paesi, tra cui capi di Stato e di governo, organizzazioni internazionali, rappresentanti della società civile, del settore privato, del mondo accademico e della ricerca, si sono riuniti a Parigi il 10 e 11 febbraio 2025 per il Summit for Action on Artificial Intelligence. Il rapido sviluppo delle tecnologie di intelligenza artificiale sta portando a un importante cambiamento di paradigma con diverse conseguenze per i nostri concittadini e le nostre società. In linea con il Patto di Parigi per le persone e il pianeta e con il principio secondo cui i paesi devono progettare le proprie strategie di transizione, abbiamo identificato priorità e avviato azioni concrete per servire l’interesse generale e colmare il divario digitale accelerando il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Le nostre azioni seguono tre principi fondamentali: scienza, soluzioni (con enfasi sui modelli di intelligenza artificiale aperti che rispettano i quadri nazionali) e standard, nel rispetto dei quadri internazionali.
Approccio inclusivo, aperto e multilaterale
Questo vertice ha evidenziato la necessità di rafforzare la diversità dell’ecosistema dell’IA. Il documento definisce un approccio inclusivo, aperto e multilaterale che consentirà all’IA di essere etica, sicura, protetta, affidabile e incentrata sui diritti umani, evidenziando al contempo la necessità e l’urgenza di ridurre le disuguaglianze e aiutare i paesi in via di sviluppo a sviluppare le proprie capacità di intelligenza artificiale.
Le principali priorità
Prendendo atto delle iniziative multilaterali esistenti sull’intelligenza artificiale, comprese le risoluzioni dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, del Global Digital Compact, della Raccomandazione dell’UNESCO sull’etica dell’intelligenza artificiale, della strategia continentale dell’Unione africana sull’intelligenza artificiale e del lavoro dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, del Consiglio d’Europa, dell’Unione europea, del G7, in particolare del processo di Hiroshima sull’intelligenza artificiale, e del G20, abbiamo indicato di seguito le principali priorità:
- Promuovere l’accessibilità dell’intelligenza artificiale per ridurre il divario digitale.
- Garantire che l’IA sia aperta a tutti, inclusiva, trasparente, etica, sicura e affidabile, nel rispetto dei quadri internazionali.
- Abilitare l’innovazione nel campo dell’IA creando le condizioni favorevoli al suo sviluppo ed evitando la concentrazione del mercato, sostenendo così la ripresa e lo sviluppo industriale.
- Incoraggiare la diffusione dell’intelligenza artificiale che ha un impatto positivo sul futuro del lavoro e dei mercati del lavoro e apre opportunità per una crescita sostenibile.
- Rendere l’intelligenza artificiale sostenibile per le persone e per il pianeta.
- Rafforzare la cooperazione internazionale e promuovere il coordinamento della governance internazionale.
Lanciata una grande piattaforma e un incubatore per l’IA
A questo scopo:
I membri fondatori hanno lanciato una grande piattaforma e un incubatore per l’IA di interesse generale, per sostenere, amplificare, ridurre la frammentazione tra iniziative pubbliche e private sull’IA di interesse generale e colmare il divario digitale. L’iniziativa sull’intelligenza artificiale di interesse pubblico sosterrà beni pubblici digitali, assistenza tecnica e progetti di sviluppo di capacità in materia di dati, sviluppo di modelli, apertura e trasparenza, audit, calcolo, talento, finanziamento e cooperazione per sostenere e creare congiuntamente un ecosistema di intelligenza artificiale affidabile al servizio dell’interesse pubblico di tutti, per tutti e da parte di tutti.
Abbiamo discusso le questioni relative all’intelligenza artificiale e all’energia per la prima volta al vertice e in un formato multi-stakeholder.
Questa discussione ha portato alla condivisione delle conoscenze per promuovere investimenti in sistemi di IA sostenibili (hardware, infrastrutture, modelli), a incoraggiare discussioni internazionali su IA e ambiente, a creare un osservatorio sugli effetti dell’IA sull’energia nel quadro dell’Agenzia internazionale per l’energia e a evidenziare le innovazioni di IA a basso consumo energetico.
Riconosciamo la necessità di migliorare la nostra conoscenza comune sugli effetti dell’IA sul mercato del lavoro creando una rete di osservatori per anticipare meglio questi effetti per l’occupazione, la formazione e l’istruzione e per utilizzare l’IA per migliorare la produttività, lo sviluppo delle competenze, la qualità, le condizioni di lavoro e il dialogo sociale.
I temi “cruciali” sui quali avviare una riflessione globale
Riconosciamo la necessità di dialoghi inclusivi e multipartiti e della cooperazione sulla governance dell’IA. Sottolineiamo l’importanza di una riflessione globale su temi cruciali come sicurezza, sviluppo sostenibile, innovazione, rispetto del diritto internazionale – compreso il diritto umanitario e quello dei diritti umani – la tutela dei diritti umani, l’uguaglianza di genere, la diversità linguistica, la protezione dei consumatori e dei diritti di proprietà intellettuale. Prendiamo atto degli sforzi e delle discussioni in corso nei forum internazionali in cui si esamina la governance dell’IA. Come indicato nel Patto digitale globale adottato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, i partecipanti hanno inoltre ribadito la loro volontà di avviare un dialogo globale sulla governance dell’IA, di istituire un gruppo scientifico internazionale multidisciplinare e indipendente sull’IA e di armonizzare gli attuali sforzi di governance, garantendone la complementarità ed evitando duplicazioni.
Rafforzare fiducia e sicurezza
Per poter sfruttare appieno i benefici delle tecnologie dell’IA a vantaggio delle nostre economie e società, è essenziale rafforzare fiducia e sicurezza. Sottolineiamo il ruolo del Summit di Bletchley Park sulla sicurezza dell’IA e dei Summit di Seul, che sono stati fondamentali nel potenziare la cooperazione internazionale su questo tema. Riconosciamo inoltre gli impegni volontari assunti in tali occasioni. Continueremo a lavorare per affrontare i rischi che l’IA potrebbe rappresentare per l’integrità dell’informazione e per rafforzare la trasparenza dei sistemi di intelligenza artificiale.
Guardiamo con interesse ai prossimi appuntamenti su questo tema, in particolare al Summit di Kigali, al terzo Forum mondiale sull’etica dell’IA organizzato dalla Thailandia e dall’UNESCO, alla Conferenza mondiale sull’IA del 2025 e al Summit mondiale 2025 sull’IA al servizio del bene sociale. Questi eventi saranno essenziali per monitorare l’attuazione degli impegni presi e per continuare a promuovere misure concrete a favore di un’IA inclusiva e sostenibile.
I PAESI FIRMATARI
I Paesi firmatari sono:
Pays signataires:
- Arménie
- Australie
- Autriche
- Belgique
- Brésil
- Bulgarie
- Cambodge
- Canada
- Chili
- Chine
- Croatie
- Chypre
- République tchèque
- Danemark
- Djibouti
- Estonie
- Finlande
- France
- Allemagne
- Grèce
- Hongrie
- Inde
- Indonésie
- Irlande
- Italie
- Japon
- Kazakhstan
- Kenya
- Lettonie
- Lituanie
- Luxembourg
- Malte
- Mexique
- Monaco
- Maroc
- Nouvelle-Zélande
- Nigéria
- Norvège
- Pologne
- Portugal
- Roumanie
- Rwanda
- Sénégal
- Serbie
- Singapour
- Slovaquie
- Slovénie
- Afrique du Sud
- République de Corée
- Espagne
- Suède
- Suisse
- Thaïlande
- Pays-Bas
- Emirats arabes unis
- Ukraine
- Uruguay
- Vatican
- Union européenne
- Commission de l’Union africaine
IL RIFIUTO DI USA E UK, LE RAGIONI DI WASHINGTON E LONDRA
Gli Stati Uniti, rappresentati dal vicepresidente J.D. Vance, hanno espresso forti perplessità sulla regolamentazione proposta dal summit. L’amministrazione Trump teme che un’eccessiva regolamentazione possa soffocare l’innovazione e ha ribadito la volontà di mantenere un approccio che garantisca la libertà d’espressione e lo sviluppo dell’IA senza vincoli ideologici.
Anche la Gran Bretagna, guidata da Keir Starmer, ha deciso di non aderire alla dichiarazione, citando la necessità di mettere l’interesse nazionale al primo posto. La scelta si inserisce in un contesto più ampio di divergenze con l’Unione Europea, soprattutto in materia di politiche commerciali e regolatorie.
LA RISPOSTA DELL’UE, UN PIANO DA 200 MLD PER L’IA
Di fronte allo strappo di Usa e Uk, l’Unione Europea ha rilanciato con un ambizioso piano di investimenti da 200 miliardi di euro, annunciato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Il programma prevede la creazione di 12 gigafactory dedicate all’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di sviluppare modelli avanzati e innovazioni nei settori della medicina e della scienza.
Von der Leyen ha respinto l’idea che l’Europa sia in ritardo nella corsa all’IA, affermando che la competizione è ancora aperta e che l’UE intende giocare un ruolo di primo piano. Il supercomputer del Tecnopolo di Bologna sarà una delle infrastrutture chiave di questa strategia.
LA POSIZIONE DELLA CINA
Durante il summit, il vicepresidente Usa Vance ha messo in guardia contro l’uso dell’IA da parte dei “regimi autoritari” per il controllo dei cittadini, un chiaro riferimento alla Cina. Pechino ha risposto criticando la politicizzazione della tecnologia, sottolineando l’importanza di evitare divisioni ideologiche nel settore dell’intelligenza artificiale.
MACRON: “UN’IA AL SERVIZIO DELL’UMANITA’”
Il presidente francese Emmanuel Macron, promotore del summit, ha sottolineato l’importanza di costruire un’intelligenza artificiale che sia al servizio delle persone e compatibile con i valori europei. La Francia, insieme ad altri Paesi europei, ha promesso ingenti investimenti privati per sostenere lo sviluppo di un’IA che coniughi innovazione e regolamentazione. Al termine dell’incontro, è stato annunciato che il prossimo summit sull’intelligenza artificiale si terrà in India, sotto la guida del premier Narendra Modi, a conferma di un crescente interesse globale per la governance di questa tecnologia.