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Cosa ha fatto e detto Trump a Quantico

Si vis pacem, para bellum. Questo sembra essere il sottotesto dell’incontro convocato d’urgenza per ieri dal Segretario alla Difesa Pete Hegset alla base militare di Quantico, Virginia. Donald Trump, che pure ha presieduto l’evento, ha delineato la necessità di un corpo militare imbattibile, capace di fronteggiare sia una guerra interna che minacce esterne 

«L’esercito americano deve essere il più letale e dominante del pianeta. Non solo per pochi anni, ma per i decenni e le generazioni future» ha affermato Donald Trump durante l’incontro alla sede del corpo dei Marine e centro strategico per l’addestramento di Quantico. 

VERTICI MILITARI CONVOCATI A QUANTICO 

L’incontro era stato convocato d’urgenza il 25 settembre dal Segretario alla Difesa Pete Hegseth e inizialmente non prevedeva l’intervento del presidente Donald Trump, che è stato inserito solo in un secondo momento. Hegset e Trump sono intervenuti in discorsi distinti rivolti ai vertici militari, una platea di generali e ammiragli rimasta silenziosa — dettaglio che non è sfuggito al Presidente. 

I temi affrontati sono stati molti e disparati: dai focolai di criminalità in città come San Francisco, Chicago, New York e Los Angeles — che, secondo Trump,  richiederebbero un’attenzione militare più incisiva, fino all’urgenza di un rinnovamento dell’esercito statunitense. Tra le priorità ci sarebbe l’eliminazione di qualsiasi residuo della cultura “woke” e l’adozione di criteri più rigidi e standard uniformi nell’esercito.

COSA DEVE CAMBIARE NELL’ESERCITO 

“L’era della leadership politicamente corretta, ipersensibile e preoccupata di non ferire i sentimenti di nessuno finisce oggi” ha detto Hegseth tracciando senza mezzi termini la nuova linea ideologica. Si aggiungono i richiami mitici all’urgenza di svegliare “lo spirito guerriero” che si intrecciano ad una critica feroce della cultura  woke, ovvero che porta avanti politiche legate a diversità, equità e inclusione— che tanto il presidente quanto Hegseth hanno annunciato chiusa “ad ogni livello”, a favore dell’adozione di criteri più rigidi nel comando militare. Nella stessa categoria rientrano anche le obiezioni alle politiche ambientali, l’uso di veicoli elettrici nelle forze armate e altri programmi “non bellici” etichettati sempre come elementi da ridimensionare. Come osservato anche dal Washington Post, l’incontro e’ stato percepito da alcuni ufficiali più come una coreografia simbolica che come un vero vertice operativo.

LA GUERRA INTERNA  

Negli ultimi mesi, Trump ha più volte attaccato l’operato dei Democratici in stati come la California, New York o Illinois, accusandoli di aver fallito nel garantire sicurezza e ordine pubblico. Nel discorso a Quantico, ha chiesto pubblicamente ai vertici militari di giocare “una parte fondamentale” nella lotta a una “guerra interna”. “Dobbiamo tornare al periodo in cui la difesa della patria era la priorità assoluta delle forze armate”, ha detto, proseguendo “solo negli ultimi anni i politici hanno iniziato a pensare che il nostro compito fosse pattugliare gli angoli più remoti del Kenya e della Somalia, mentre l’America è sotto invasione dall’interno.”

OLTRE I CONFINI: I NEMICI ESTERNI  

Trump ha rivendicato la supremazia militare americana citando sottomarini nucleari, tecnologie avanzate e un vantaggio militare e strategico “incredibile” su Russia e Cina. Ha affermato che gli Stati Uniti sono avanti “di 25 anni” nel settore dei sottomarini e che proprio uno di questi, definita “l’arma più letale mai prodotta”,  sarebbe stato inviato come segnale verso la Russia. Ha aggiunto che Mosca e Pechino stanno recuperando terreno, ma che gli USA possiedono “armi migliori”, anche se l’auspicio è di non doverle usare mai.

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