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Cos’è l’European Sovereignty Fund e perché sarà lo schiaffo che l’Ue assesterà a Biden

Von Der Leyen

Citato velocemente dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen durante l’ultimo discorso sullo stato dell’Unione, l’European Sovereignty Fund potrebbe essere la risposta all’Inflation Reduction Act voluto dalla Casa Bianca che la Francia chiede da tempo per favorire l’industria comunitaria tra i 27

Se gli USA non vogliono fare sistema con l’Unione europea in un mondo che rischia di essere divorato dall’economia cinese, allora Bruxelles è pronta a fare da sé. È questo, in soldoni, il messaggio che il Vecchio continente spera di fare arrivare Oltreoceano con la fuga di notizie circa un proprio piano di sussidi, l’European Sovereignty Fund (la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, l’aveva citato durante il suo ultimo discorso sullo stato dell’Unione), per aiutare le aziende a investire in Europa e a rispettare i requisiti sulle emissioni. Da leggere come una vera e propria risposta a muso duro all’Inflation Reduction Act voluto da Joe Biden, un corposo pacchetto di aiuti a sostegno dell’economia americana che contiene, tra le pieghe, diverse norme protezionistiche che rende meno favorevoli ai paesi partner le esportazioni negli USA costringendoli ad aprire filiali sul territorio.

L’EUROPEAN SOVEREIGNTY FUND

Stando alle fonti di POLITICO, la Commissione europea sta lavorando a un schema di emergenza per fornire denaro alle industrie chiave che si occupano di tecnologie avanzate. A spingere perché si faccia in fretta è la Francia. Il 21 novembre scorso il presidente francese Emmanuel Macron ha tenuto una cena al Palazzo dell’Eliseo, la sua residenza ufficiale, con diversi amministratori delegati di aziende europee.

Lo scopo dell’incontro era convincerli a non spostare le loro produzioni negli Stati Uniti, dove potrebbero però approfittare di prezzi più bassi dell’energia e dei sussidi contenuti nell’Inflation Reduction Act. All’Eliseo Macron si è riunito con i dirigenti di aziende strategiche come le case automobilistiche Volvo e BMW, le società chimiche Air Liquide e Solvay, la compagnia farmaceutica AstraZeneca e i gruppi di telecomunicazione Orange ed Ericsson.

Secondo l’Unione europea, gli aiuti offerti dall’amministrazione Biden riducono la competitività dell’Europa e potrebbero incentivare la delocalizzazione negli Stati Uniti delle aziende europee, causando una crisi di deindustrializzazione nel Vecchio continente. L’Unione europea rischia infatti di perdere la rivoluzione industriale della mobilità elettrica, che potrebbe venire dominata dagli Stati Uniti.

Attualmente l’Europa vale oltre un quarto della produzione globale di veicoli elettrici e contiene il 20 per cento della filiera associata. Gli Stati Uniti valgono appena il 10 per cento della produzione di veicoli elettrici e il 7 per cento di quella di batterie. Ma la società di consulenza Benchmark Mineral Intelligence ha stimato recentemente che al 2030 l’Europa potrebbe ritrovarsi indietro al Nordamerica e all’Asia per capacità produttiva di batterie agli ioni di litio, le più diffuse.

LA FRANCIA CHIEDE UNO EUROPEAN BUY ACT

Dal canto suo il presidente francese ha aspettato di avere su di sé i fari internazionali del Salone dell’Auto di Parigi per invitare le autorità dell’Unione a introdurre un “European Buy Act” in risposta alla legge di Biden, per sussidiare la produzione europea. Nei giorni scorsi Parigi ha svelato una serie di misure volte a contenere l’impatto dei prezzi alti dell’energia per le aziende francesi.

I TIMORI DI BERLINO

Anche Berlino è convinta che si debba fare qualcosa, ma non vuole eccedere col protezionismo per via dei forti legami intessuti negli anni, soprattutto nell’automotive, con la Cina. Martedì i ministri dell’Economia di Parigi e Berlino, Bruno Le Maire e Robert Habeck, hanno emesso un comunicato congiunto per chiedere “una politica industriale dell’Unione europea che consenta alle nostre aziende di prosperare nella competizione globale, soprattutto grazie alla leadership tecnologica”. “Vogliamo coordinare strettamente un approccio europeo alle sfide come l’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti”, si legge.

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