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Covid, tutte le novità sulla variante indiana

Coprifuoco Mondo

La variante indiana ha già valicato i confini dell’India: rinvenuta negli Stati Uniti, nel Regno Unito e Singapore. Ma pure nel cuore dell’Europa: Belgio, Svizzera, Grecia e Italia

La cosiddetta variante indiana del virus Covid-19 ora fa davvero paura al mondo intero. Mentre infatti parte dell’Occidente sta riaprendo attività e frontiere interne, con diversi Paesi, tra cui gli USA, che iniziano persino a riporre nei cassetti le mascherine, il nuovo ceppo, senza controllo, avanza pericolosamente in un continente popoloso come l’India e ancora non si conosce se possa essere facilmente debellata dai vaccini a nostra disposizione. E comunque, finché continuerà a girare e prosperare, ci sono possibilità che altre varianti, più forti e più aggressive, vedano la luce.

LA VARIANTE INDIANA HA GIÀ DIVERSE VARIANTI

La variante B.1.617 peraltro ha già una serie di “sub-varianti” ed è stata classificata finora come mutazione “di interesse” ma non ancora “preoccupante”. Insomma, gli scienziati stanno ancora raccogliendo dati per capire se sia il caso di rubricarla sotto l’ulteriore definizione di guardia che ne certificherebbe la maggior pericolosità rispetto al virus originale in quanto più contagiosa, più letale o resistente ai vaccini.

LA SITUAZIONE IN INDIA

Secondo agli ultimi dati, nella giornata di ieri in India si è registrato l’ennesimo record globale di Covid-19: i nuovi positivi sono stati 360.960, il numero più alto mai riportato sinora in qualsiasi Paese del mondo. Questo dato ufficiale, reso noto dal Ministro della salute, viene ormai considerato sottostimato dalla maggioranza degli esperti dato che le strutture sanitarie sono al collasso e i tracciamenti di fatto non esistono. Eloquenti le immagini di pire di cadaveri cremati a decine nelle strade.

LA VARIANTE INDIANA IN 17 PAESI

La variante indiana è stata sequenziata in almeno 17 Paesi in tutto il mondo, fra cui l’Italia, secondo quanto rivelato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel suo bollettino settimanale sulla pandemia. La mutazione del virus è stata rilevata in oltre 1.200 campioni caricati sulla banca dati internazionale Gisaid, ricorda l’Oms. I Paesi dove è stata rilevata con più frequenza, oltre all’India, sono gli Stati Uniti, Regno Unito e Singapore, ma anche in Belgio, Svizzera, Grecia e Italia.

 

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