skip to Main Content

Da Adobe a IBM, le aziende tech chiudono le porte ai No Vax

Tech No Vax

Decisioni rigorose sono già state prese nelle scorse settimane da Google, Facebook e Microsoft. Le big del tech USA hanno sposato la linea dura contro i No Vax voluta da Joe Biden

A partire da oggi, 8 dicembre, due colossi del tech come Adobe e IBM non permetteranno più ai dipendenti No Vax di entrare nelle loro sedi statunitensi. Chi non produrrà il certificato che attesta l’avvenuta vaccinazione dovrà tornare a casa e starà senza stipendio.

Secondo un’email della Chief People Office di Adobe, Gloria Chen, trapelata e resa nota dalla CNBC che la multinazionale del tech ha inviato lo scorso mese a tutti i suoi lavoratori,  oltre il 93% dei dipendenti di Adobe con sede di lavoro negli Stati Uniti ha già ricevuto almeno la prima dose del vaccino anti Covid-19, ma l’azienda ha comunque optato per mantenere la linea dura contro i No Vax, anche se la nuova politica aziendale avrà un impatto su una piccola percentuale della forza lavoro del gigante del software.

Nell’e-mail Adobe spiega di aver deciso di richiedere l’immunizzazione ai no vax seguito dell’ordine esecutivo dell’amministrazione Biden, secondo cui ogni partner e appaltatore del governo deve assicurare che i dipendenti abbiano almeno iniziato il ciclo vaccinale previsto. Il governo statunitense ha fissato la data del 4 gennaio come scadenza entro la quale i lavoratori delle grandi aziende, quelle con 100 o più dipendenti, dovranno essere tutti completamente vaccinati. La misura interessa circa 84 milioni di lavoratori americani del settore privato. Lo scorso 6 novembre un giudice federale è intervenuto sospendendo la decisione del presidente statunitense, accogliendo il ricorso presentato da una ventina di Stati, tra cui il Texas.

Adobe dal canto suo prenderà in considerazione le esenzioni mediche e religiose. Sono sempre di più le big del tech che hanno optato per il pugno di ferro nei confronti dei dipendenti No Vax. IBM ha, all’inizio di ottobre, costretto ai suoi lavoratori di vaccinarsi entro l’8 dicembre. Decisioni analoghe sono già state prese nelle scorse settimane da Google, Facebook e Microsoft. Apple invece ha deciso di limitarsi a imporre tamponi rapidi frequenti prima di entrare in ufficio.

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top