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Usa, rischio default: non succede ma se succede…

Congresso

L’analisi di S&P Globl Commodity Insight sulla situazione americana 

Un default del debito da parte del governo degli Stati Uniti scuoterebbe il mercato globale dell’energia. È quanto afferma S&P Global Commodity Insights, anche se aggiunge che le possibilità che questo avvenga sono scarse.

Il Congresso USA si trova in difficoltà sulla questione del tetto del debito, e i recenti colloqui tra il presidente Biden e il presidente della Camera, Kevin McCarthy, si sono conclusi senza alcun accordo sull’innalzamento del limite di prestito. A dirla tutta il rischio di insolvenza si paventa ogni volta che il Congresso discute il tetto del debito, ma finora i parlamentari sono riusciti ad evitare un default. Se ciò dovesse cambiare, secondo il presidente di S&P Global Insights, Saugata Saha, porterebbe ad una grave recessione, che a sua volta influenzerebbe la domanda di energia.

LA SITUAZIONE

“A questo punto – ha spiegato Saha – penso che i mercati credano che all’ultimo minuto o verrà trovato un accordo, oppure l’amministrazione troverà un modo tecnico per aggirare l’approvazione del Congresso, di cui ha bisogno per poter onorare il debito”. Se ciò non avverrà, ha aggiunto il presidente dell’agenzia di rating, “probabilmente porterà a gravi recessioni, che avranno ancora un impatto sul consumo e sulla domanda di energia”.

Secondo i funzionari finanziari – tra cui il segretario USA al Tesoro, Janet Yellen – il governo degli Stati Uniti esaurirà i soldi entro l’inizio di giugno 2023, il che significa che il tempo per un accordo sta per scadere. I democratici insistono affinché il Congresso approvi un tetto del debito più elevato, senza modifiche alla spesa, mentre i repubblicani insistono sui tagli alla spesa, sostenendo che i livelli attuali sono insostenibili.

GLI EFFETTI SUI MERCATI

Il dibattito sta già influenzando i prezzi del petrolio, mentre crescono i timori di un default. Tuttavia, se un accordo verrà trovato all’ultimo momento o se i parlamentari troveranno un altro modo per alzare il tetto del debito, i prezzi del petrolio, in assenza di ulteriori fattori ribassisti, probabilmente aumenteranno.

(Articolo pubblicato su Energia Oltre)

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