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Elezioni USA: ricompensa di 10 milioni di dollari per fermare gli hacker stranieri

Hacker

Il Dipartimento di Stato americano ricompenserà chi fornirà informazioni utili a identificare hacker di governi stranieri che interferiscono nella campagna elettorale del 2020

Il Dipartimento di Stato americano ha annunciato ricompense fino a 10 milioni di dollari per informazioni che consentono di identificare persone che lavorano con o per governi stranieri intenzionati a interferire nelle elezioni presidenziali attraverso “attività cibernetiche illegali”. Questo include attacchi contro i funzionari elettorali americani, le infrastrutture elettorali, le macchine di voto elettronico ma anche i candidati e il loro personale. Sul sito del governo si legge che l’offerta di ricompensa ha l’obiettivo di ottenere “informazioni per l’identificazione o l’ubicazione di qualsiasi persona che, mentre agisce sotto la direzione o sotto il controllo di un governo straniero, interferisce con elezioni federali, statali o locali degli Stati Uniti aiutando o favorendo una violazione della sezione 1030 del titolo 18”, ovvero la legge sulle frodi e gli abusi informatici.

TRUMP, BIDEN E IL RISCHIO DI INTERFERENZE STRANIERE

L’annuncio arriva a meno di 100 giorni dalle presidenziali 2020 che vedono sfidarsi il presidente uscente Donald Trump e il candidato democratico Joe Biden. Il Dipartimento di Stato ha dichiarato: “Avversari stranieri potrebbero compiere cyberattacchi alle infrastrutture elettorali, in particolare ai database contenenti i dati di iscrizione degli elettori e alle macchine di voto elettronico. Questi avversari potrebbero inoltre condurre attacchi hacker contro le organizzazioni politiche o le campagne elettorali, rubare informazioni riservate e infine diffonderle per influenzare gli elettori e minare le organizzazioni politiche e i candidati”. L’obiettivo di identificare e perseguire gli hacker sostenuti da uno Stato straniero significa che per il Dipartimento di Stato questi individui rappresentano “una minaccia insolita e straordinaria per la sicurezza nazionale e la politica estera degli Stati Uniti”.

IL PROGRAMMA REWARDS FOR JUSTICE

La ricompensa sarà versata attraverso il programma “Rewards for Justice” del Dipartimento di Stato, che in passato aveva già ideato delle ricompense per ricevere informazioni sugli hacker. Ad aprile, alcuni funzionari di Stato avevano offerto una ricompensa di 5 milioni di dollari per avere informazioni che consentissero di identificare e catturare hacker del governo nordcoreano, responsabili di un gran numero di cyberattacchi negli ultimi anni. A luglio, il Dipartimento di Stato ha proposto altre due distinte ricompense di un milione di dollari in merito a due hacker ucraini collegati a un attacco nel 2016 alla Securities and Exchange Commission, l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori. L’ultima proposta di ricompensa annunciata nei giorni scorsi è arrivata per evitare che si ripetesse quanto successo alle elezioni del 2016, quando ci sono state interferenze da parte della Russia. Accusata di aver hackerato i server del Comitato nazionale democratico e in seguito di aver diffuso informazioni durante la campagna elettorale per influenzare l’opinione pubblica, attraverso una copertura mediatica di parte, la Russia è stata ritenuta responsabile di aver favorito il futuro presidente Trump. A dimostrazione di ciò, il presidente Obama aveva imposto sanzioni contro alcuni hacker russi prima di concludere il mandato.

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