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Germania e Grecia, ecco le nuove restrizioni anti Covid

Germania Grecia Covid

Sono sempre più numerosi gli Stati europei impegnati a varare nuovi limiti alla circolazione delle persone per arginare la diffusione dell’epidemia di Covid: nelle ultime ore si sono mosse la Germania e la Grecia

Nella serata di ieri la cancelliera tedesca Angela Merkel si è ritrovata con i leader dei 16 governi regionali per una serie di restrizioni per provare a contrastare la quarta ondata di Covid 19 e rafforzare la vaccinazione. Berlino sembra essersi ispirata al modello franco-italiano: solo le persone vaccinate e guarite dal Covid potranno accedere a bar, ristoranti, luoghi di svago, cultura e sport.

La regola del “2G” (così viene chiamato in Germania) non vale sotto i 18 anni e può essere allentata se l’incidenza scenderà sotto tre per cinque giorni consecutivi. Con sei ricoveri ogni centomila abitanti, scatterà invece il 2G plus, ovvero oltre al vaccino o la guarigione è richiesto anche un test negativo. Restrizioni anche più severe potranno essere imposte con nove ricoveri ogni 100mila abitanti. Già due land dell’est del paese -Turingia e Sassonia – hanno una incidenza a due cifre e la Baviera è al limite, con 8,65. Inoltre le persone che lavorano in diversi settori, fra cui ospedali e case di riposo, dovranno vaccinarsi contro Covid-19.

Oltre alla Germania, anche la Grecia sta ponendo mano alle strette per frenare l’avanzata di infezioni da Covid. Ieri sera il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha parlato alla nazione annunciando nuove restrizioni per chi non si è vaccinato contro il covid 19 ed esortando tutta la popolazione a immunizzarsi. “Piangiamo morti evitabili perché abbiamo una percentuale di vaccinati più bassa di altri paesi europei”, ha detto il premier greco.

A partire da lunedì, ha dichiarato, gli adulti non vaccinati non potranno più entrare in luoghi pubblici al chiuso, come cinema, teatri, musei e palestre. Finora i no vax erano esclusi solo dai ristoranti al chiuso. Inoltre il green pass per chi ha più di 60 anni sarà valido solo per sette mesi, oltre i quali bisognerà aver fatto la terza dose per averne il rinnovo. Chi non è vaccinato dovrà esibire un tampone negativo per andare a messa. Infine i medici privati verranno precettati per sostenere la sanità pubblica.

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