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Il barometro della lealtà: ecco come Trump controlla le aziende USA

Oltre cinquecento società americane sono schedate in base al livello di fedeltà alle politiche del presidente. Nel mirino ci sarebbero perfino i post dei manager sui social.

Secondo Axios, la Casa Bianca avrebbe messo in piedi un sistema di rating per valutare il grado di lealtà di oltre 553 aziende e associazioni di categoria al pensiero e alle politiche del presidente Donald Trump.

COME FUNZIONA IL SISTEMA DI RATING DELLE AZIENDE USA

L’impegno di ogni compagnia è classificato come “buono”, “moderato”, “scarso” e riguarda: il sostegno al Big Beautiful Bill, la riforma fiscale di Trump, lo smantellamento delle politiche woke, le campagne pubblicitarie, i post sui social media, i comunicati stampa, le testimonianze video, le pubblicità, la partecipazione agli eventi della Casa Bianca, gli impegni correlati a “OB3” (il One Big Beautiful Bill Act il maxi disegno di legge fiscale approvato il 3 luglio dalla Camera che prevede i tagli delle tasse per straordinari, mance e contributi previdenziali) e la partecipazione e la sponsorizzare a eventi presidenziali.

COME VENGONO USATI I DATI

Il ranking sarebbe a disposizione di funzionari e collaboratori governativi che possono consultarlo prima di confrontarsi con le aziende, ad esempio su richieste di sussidi o di trattamenti particolari.

La classifica “ci aiuta a capire chi si impegna davvero e aiuta, rispetto a chi si limita a fare un’adesione di facciata”, ha affermato una fonte governativa al sito Axios. “Se gruppi o aziende vorranno iniziare a sostenere maggiormente la legge fiscale o ulteriori priorità amministrative, ne terremo conto nella nostra valutazione”, prosegue il funzionario.

LA LOBBY USA CHE SFRUTTA I DATI DEL RANKING

I dati di ogni azienda verranno utilizzati dalla lobby politica di Washington, la K Street e diventerà anche uno strumento rilevante nella guerra dei dazi di Trump che, come ha scritto il Guardian, oltre a riguardare le importazioni mira a colpire pure le esportazioni: come dimostra il caso di Nvidia costretta a versare al governo il 15 per cento del ricavato dalle vendite dei suoi chip per l’IA alla Cina.

LE AZIENDE “BUONE” CON TRUMP

Tra gli “esempi di buoni partner” presenti nella lista della Casa Bianca ci sono Uber, DoorDash, United, Delta, AT&T, Cisco, Airlines for America e la Steel Manufacturers Association.

Le aziende presenti in questa lista hanno adottato diversi approcci per sostenere la “Trump Megabill” evidenziandone i vantaggi per il loro settore. Maliki Krieski, fattorina di DoorDash di Ripon, in Wisconsin, ha indossato una maglietta rossa con la scritta “DoorDash Mom” mentre era in piedi dietro al Presidente Trump durante un evento alla Casa Bianca per promuovere il disegno di legge la settimana prima delle votazioni finali. Poi, ha pubblicizzato la misura “nessuna tassa sulle mance” in un’intervista a Fox News Digital.

Chuck Robbins, CEO di Cisco e presidente di Business Roundtable, l’associazione dei principali CEO statunitensi, sul pacchetto ha scritto su X: “Incoraggiati dalle disposizioni fiscali societarie del pacchetto di #riconciliazione della Camera. Preservando un’aliquota competitiva, mantenendo l’FDII e ripristinando le spese immediate per ricerca e sviluppo, questo disegno di legge rafforzerà il sistema fiscale americano pro-crescita, consentendo alle aziende statunitensi di innovare e investire meglio in patria”.

AT&T ha annunciato “piani per costruire più rapidamente un’infrastruttura in fibra ottica grazie alle politiche pro-investimento contenute nel One Big Beautiful Bill Act approvato dal Congresso”.

Airlines for America (A4A)  ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di “sostenere fermamente il One Big Beautiful Bill Act e di lodare l’inclusione di un investimento fondamentale di 12,5 miliardi di dollari per la modernizzazione delle strutture, dei sistemi e delle infrastrutture del traffico aereo della Federal Aviation Administration”.

United e Delta hanno rilasciato dichiarazioni di sostegno alla disposizione sul traffico aereo.

La Steel Manufacturers Association ha affermato che il mega-disegno di legge “consentirà ai produttori di acquistare nuove attrezzature, di rafforzare la loro leadership nella ricerca e sviluppo, di aumentare i salari e migliorare i benefit per i dipendenti. Soprattutto, questa legge consentirà ai nostri membri di creare più posti di lavoro”.

APPLE SCALA LA CLASSIFICA DA MODERATO A BUONO

Il giudizio su Apple è passato da moderato a buono, premiando l’impegno dell’ad Tim Cook nel cercare di far dimenticare delocalizzazione e attivismo woke di un tempo, con un investimento da 600 milioni di dollari per riportare parte della produzione in patria.

LE AZIENDE SCARSE

Non è molto chiaro chi sia nella lista dei cattivi ma si può dedurre da come Trump ha criticato Bank of America e JPMorgan, perché, racconta, “mi hanno respinto come loro cliente“. Anche Amazon, Meta e Google che hanno chiuso le loro campagne per diversità, equità e inclusione sono prese di mira dall’amministrazione.

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