Skip to content

tregua Iran

Israele-Iran, in cosa consiste la tregua di Trump (se durerà…)

Ennesimo colpo di scena annunciato dal presidente americano: Israele e Iran pronti a fermarsi per 12 ore

È stato Donald Trump, ancora una volta, a sorprendere il mondo annunciando un cessate il fuoco tra Israele e Iran. Secondo quanto pubblicato dal presidente Usa sulla sua piattaforma Truth, le due nazioni – impegnate in un conflitto sanguinoso da dodici giorni – avrebbero concordato una tregua di 12 ore, con inizio scaglionato: prima l’Iran, poi Israele. “Ufficialmente, l’Iran inizierà il cessate il fuoco tra sei ore, Israele alla dodicesima ora”, ha scritto Trump. Se tutto andrà come previsto, ha dichiarato, “alla ventiquattresima ora, la fine ufficiale della guerra dei 12 giorni sarà salutata dal mondo”.

LA “GUERRA DEI 12 GIORNI” SECONDO TRUMP

Il presidente americano ha anche ribattezzato il conflitto tra Israele e Iran con un nome evocativo: la guerra dei 12 giorni, in un chiaro riferimento alla “guerra dei sei giorni” combattuta da Israele nel 1967 contro Egitto, Siria e Giordania. Trump si è congratulato con entrambi i Paesi per la decisione di fermarsi, esaltando “resistenza, coraggio e intelligenza” delle parti coinvolte. E ha concluso il suo messaggio nel suo classico stile dai toni enfatici: “Questa è una guerra che avrebbe potuto distruggere il Medio Oriente, ma non lo farà mai. Dio benedica Israele, Dio benedica l’Iran, Dio benedica il mondo!”.

PACE FRAGILE O VERA SVOLTA?

Nonostante le parole ottimistiche, resta molta cautela sulla durata e sull’efficacia del cessate il fuoco. Trump ha affermato che, se la tregua reggerà per 24 ore, “la guerra sarà finita”. In un’intervista alla NBC ha rilanciato con entusiasmo: “Non credo che si spareranno mai più”. Ma i fatti sul campo sembrano raccontare una realtà diversa. Mentre il presidente americano parlava di pace “illimitata”, nella notte nuove e potenti esplosioni sono state registrate a Teheran. Secondo l’Afp, si tratta delle deflagrazioni “più violente dall’inizio della guerra”.

LE REAZIONI, TRA DISTINGUO E SILENZI

A confermare ufficialmente il cessate il fuoco è stato un funzionario iraniano, che ha parlato con la Reuters secondo quanto riportato da Sky News. Dalla parte israeliana, invece, non è ancora arrivata alcuna conferma ufficiale. Mentre Trump pubblicava il suo post, a Tel Aviv era in corso una riunione del gabinetto di sicurezza nel bunker della capitale. I media israeliani riportano che l’accordo sarebbe stato raggiunto lunedì mattina, in una conversazione tra Trump e il premier Benyamin Netanyahu, ma lo Stato ebraico mantiene ancora un profilo di massima prudenza.

Un altro protagonista della mediazione è stato il Qatar. Secondo fonti israeliane, il primo ministro qatarino al Thani avrebbe svolto un ruolo chiave nel convincere l’Iran ad accettare la tregua, dopo che Trump aveva già ottenuto l’assenso da parte di Israele. I contatti tra gli Stati Uniti e il Qatar si sono intensificati dopo l’attacco iraniano a una base americana in territorio qatarino, evento che ha spinto Washington ad accelerare i negoziati.

La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha definito il risultato “storico”. In un comunicato ha dichiarato che Trump “ha realizzato ciò che nessun altro presidente nella storia avrebbe mai potuto immaginare: l’annientamento del programma nucleare iraniano e un cessate il fuoco senza precedenti tra Israele e Iran”.

Nonostante gli annunci trionfali, la situazione nella regiona rimane estremamente instabile. Le esplosioni a Teheran e il silenzio ufficiale di Israele indicano che il terreno è ancora scivoloso e le prossime ore, anche se potrebbe risultare banale sottolinearlo, saranno decisive. Trump parla di una tregua “per sempre”, ma la realtà sul campo impone prudenza.

Leggi anche: Iran attacca Al Udeid in Qatar. Quali sono le sei grandi basi americane in Italia

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su