Il neo-Ceo di Kering rimanda l’acquisto della casa di moda. I piani di De Meo e del nuovo ad Riccardo Bellini
Il gruppo francese Kering che dal 2023 possiede il 30% della maison italiana Valentino ha rinviato, in accordo con il fondo del Qatar Mayhoola, l’esercizio dell’opzione per salire al 100% della griffe romana. Queste le prime mosse di Luca De Meo che assumerà a tutti gli effetti il ruolo di Ceo del gruppo il 15 settembre in una situazione non facile visto il rallentamento del settore: nel primo semestre si sono ridotti ricavi e redditività di tutte le società quotate con le eccezioni di Cucinelli, Prada ed Hermès. Le azioni Kering hanno perso il 70% e nei primi sei mesi i ricavi sono scesi del 15% a 7,6 miliardi e l’utile netto di circa il 46% a 474 milioni. Anche Valentino cala: nel 2024 i ricavi sono scesi al 3% a 1,3 miliardi e l’utile del 22% a 246 milioni.
IL CONTRATTO DEL 2023
Nel 2023 il colosso Kering, che controlla Gucci, Bottega Veneta Balenciaga e Saint Laurent, rilevò il 30% della griffe italiana per 1,7 miliardi di euro, valutando l’intero capitale sociale a 5,6 miliardi. L’intesa prevedeva negoziati per comprare anche il restante 70% – a determinate condizioni – tra il 2026 e il 2028. Un’operazione che in teoria comporterebbe un esborso di poco meno di 4 miliardi, ma il cui prezzo varia in base all’andamento dei mercati. Il contratto del 2023 prevedeva anche la possibilità, a discrezione di Mayhoola, di ricevere un pagamento in contanti o in azioni Kering. Da allora la situazione è cambiata, i risultati di Valentino, come del resto quelli di tutto il settore, sono andati peggiorando rendendo l’operazione meno conveniente
COSA STABILISCE IL NUOVO ACCORDO
Il nuovo accordo siglato ieri prevede che la vendita del restante 70% di Valentino possa avvenire su istanza di Mayhoola dal 2028, e su richiesta di Kering dal 2029. In base a quanto stabilito, l’attuale assetto proprietario della casa di moda romana non subirà variazioni prima del 2028. L’accordo punta a dare anche il tempo al nuovo ad di Valentino Riccardo Bellini (in carica dal 1 settembre) e al direttore creativo Alessandro Michele di risollevare la griffe italiana. Mayhoola e Kering hanno infatti confermato “la loro partnership strategica a sostegno dello sviluppo della storica maisonitaliana del lusso”.
LA NUOVA DIREZIONE
De Meo e Bellini nei prossimi due anni potrebbero ampliare il business insieme, come le licenze di occhiali e profumi Valentino o piuttosto sull’immobile di Montenapoleone 8, in cui Kering potrebbe trovare spazio anche per la griffe di cui ha il 30%. Anche perché il colosso francese sta cercando un socio per l’immobile di Milano e il fondo dell’emiro del Qatar potrebbe essere uno dei candidati a investire nel palazzo milanese.
Subito dopo l’annuncio dell’accordo Kering è salita di quasi il 2% in Borsa ma si tratta di azioni spinte dall’annuncio della nomina di De Meo a capo della società e dall’attesa per l’impatto che avranno le nuove collezioni di Gucci disegnate da Demna Gvasalia, il direttore creativo nominato a fine marzo.