Mentre gli agenti intelligenti promettono di cambiare produzione, consumi e professioni, l’Ue resta ingessata da un quadro regolatorio che frena competitività e investimenti. Dal palco di “FutureS”, l’appello: aggiornare norme e strategie per non perdere la partita globale
Di fronte a un futuro sempre pi incerto l’innovazione è il faro che può guidare le aziende nella tempesta delle crisi geopolitiche internazionali. L’Ia agentica è l’ultima frontiera dell’Intelligenza Artificiale, una tecnologia che promette di portare una rivoluzione che plasmerà i modelli di consumo e di produzione. Tuttavia, l’Ue deve modificare l’AI Act e il Green Deal se vuole sfruttare il potenziale dell’Intelligenza Artificiale e non soccombere alla competizione internazionale. È quanto emerso nel corso di “FutureS. Oltre l’orizzonte dell’Innovazione”, organizzato da Sisal.
COSA NON VA NELL’IA ACT E NEL GREEN DEAL
L’IA Act va rivisto perché ostacola fortemente gli investimenti in Ia nell’Ue, secondo Carlo Alberto Cardinale Maffè, Professore di Strategia della SDA Bocconi. “Se voglio realizzare una applicazione di supporto alla didattica ho 14 vincoli, limitazioni che spingono ad aprire startup e realizzare prodotti fuori dall’Unione Europea”, ha detto Maffè, sottolineando che anche il Green Deal frena la competitività dell’industria europea. Industria che ha un valore aggiunto di 6 volte rispetto al turismo, secondo il professore.
LA RIVOLUZIONE DELL’IA AGENTICA
L’IA agentica porterà una vera rivoluzione. “Per fare un esempio, l’Ia generativa è un maggiordomo che ordina la cena, l’Ia agentica è un maggiordomo che organizza, fa la spesa e cucina”, spiega Maffè. Di conseguenza, con il progressivo avvento dell’IA agentica gli esseri umani devono imparare a governare i nuovi processi, secondo Maffè. Creare un “cliente sintetico” è un primo passo.
Il secondo passo sarà delegare agli agenti transazioni con valore legale. Questo sarà possibile, secondo Max Pellegrini, Ceo di Namirial, con i nuovi wallet digitali che gli operatori metteranno sul mercato a partire dall’anno prossimo, come previsto dalla normativa Ue. L’Ue, in particolare, sta concentrando il suo interesse sul business wallet. “Dal Rapporto Draghi l’Ue sta spingendo molto su questo tipo di wallet che mira a favorire l’estensione delle attività delle aziende fuori dal proprio Paese, portando alla creazione dell’ormai celebre mercato unico”, ha sottolineato Pellegrini.
L’IA COMPETERA’ DI PIU CON I GIOVANI
Sono i giovani ad essere i più penalizzati dalla diffusione dell’Ia agentica, secondo Maffè. La ragione è che “la loro esperienza viene principalmente dai libri, come l’Intelligenza Artificiale”.
Al contrario, i profili più senior possono contare su un bagaglio di esperienza che le macchine non possono eguagliare.
“La componente umana non sarà replicabile nello sport. Per vincere, infatti, servono genio e ripetitività”, ha rassicurato Carlo Mornati, Segretario Generale del Coni, aggiungendo che “le Olimpiadi di Milano-Cortina saranno un motore per lo sport”.
INNOVAZIONE COME LEVA DI COMPETITIVITA’
L’innovazione è una leva di crescita e sviluppo trasversale. “L’innovazione plasma anche i modelli di consumo”, ha detto Aurelio Regina, presidente di Sisal, sottolineando l’importanza di un dialogo continuo tra istituzioni, imprese e cittadini per assicurare che l’innovazione sia un motore di competitività.
L’innovazione può essere la chiave per comprendere “chi vogliamo essere, per adattarci ai molteplici possibili scenari futuri. La nostra identità si basa sull’essere innovativi”, ha detto Camilla Folladori, Chief Strategy Officer di Sisal, sottolineando che “serve una governance adeguata”.

