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Lockdown mirati e scuole aperte. Così la Francia affronta la terza ondata

Lockdown Francia

Lockdown locale anche per la Francia (che però tiene aperte le scuole). Macron ha provato a rimandare il più a lungo possibile, ma gli ospedali soccombono e adesso anche Parigi è costretta a chiudere. Unico imperativo: vaccinare. E il primo ministro Castex darà l’esempio

Da questa sera a mezzanotte scatterà il terzo lockdown per la Francia, lo ha annunciato ieri il primo ministro Jean Castex. Le chiusure riguarderanno 16 dipartimenti, 8 dell’Ile de France (la regione di Parigi), e altri 5. La capitale è zona rossa e le misure saranno in vigore per almeno quattro settimane.

LOCKDOWN LOCALE COME IN ITALIA

Nell’ultima settimana i nuovi contagi sono aumentati del 23% e per il 73% sono causati dalla variante inglese. “Abbiamo, però, scelto di percorrere una terza via rispetto ai due confinamenti precedenti”, ha dichiarato Castex. La novità, infatti, è che la Francia procederà a livello locale, come sta già accadendo in Italia – evitando quindi una chiusura nazionale. Il Primo ministro ha poi aggiunto che questo nuovo confinamento, se necessario, sarà esteso anche ad altre parti del territorio nazionale.

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QUALI SONO I DIPARTIMENTI IN LOCKDOWN

Oltre all’intero dipartimento di Parigi, l’Ile de France, saranno coinvolti quello più a nord intorno a Lille, Hauts-de-France; la zona di Nizza, Alpes-Maritimes; e quella normanna di Rouen, Eure e Seine-Maritime.

LE RESTRIZIONI

A differenze di quelle italiane, le scuole materne, elementari e medie saranno regolarmente aperte; i licei, invece, alterneranno didattica a distanza con corsi in presenza. “Vogliamo preservare l’educazione dei nostri giovani” ha sottolineato Castex.

Possono rimanere aperti solo i negozi di beni di prima necessità – e, questa volta, anche le librerie. Bar e ristoranti sono chiusi da fine ottobre. Le attività all’esterno potranno svolgersi solo nel raggio di 10 km dal proprio domicilio e gli spostamenti da una Regione all’altra sono vietati, salvo ragioni di emergenza. Il coprifuoco, già in vigore in tutta la Francia, verrà posticipato dalle 18 alle 19.

PRESERVARE L’ECONOMIA, MA A QUALE PREZZO?

Già a fine gennaio la curva epidemiologica era preoccupante e i francesi si aspettavano un terzo lockdown, ma il presidente Emmanuel Macron ha provato a resistere (contro il parere del Comitato tecnico scientifico francese) volendo soprattutto evitare la chiusura di Parigi – da cui proviene un terzo del Pil. Adesso, però, la capitale è l’epicentro della terza ondata e gli ospedali sono già sotto pressione.

Francia lockdown

VACCINAZIONI A RILENTO

Macron sperava che le restrizioni messe in atto bastassero e confidava nelle vaccinazioni che, però, tra ritardi nelle consegne e nella somministrazione non sono mai davvero decollate. Dall’inizio della campagna, in Francia sono state vaccinate circa 5,7 milioni di persone su una popolazione di quasi 67 milioni. L’obiettivo del governo rimane quello di arrivare a 10 milioni di cittadini vaccinati entro metà aprile e 30 milioni entro maggio-giugno. Intanto, dopo l’ok dell’Ema, le vaccinazioni con AstraZeneca riprenderanno da domani pomeriggio.

“Sono convinto che la fiducia in questo vaccino ritornerà”, ha detto Castex. “Ma se così non fosse, ridistribuiremo le dosi rispetto al nostro programma iniziale. Non dovrà esserne sprecata nemmeno una”. Anche in Francia, pur di correre con le vaccinazioni, si sta quindi pensando alle “liste di riserva” e lo stesso Primo ministro ha annunciato che si farà vaccinare con il siero anglo-svedese.

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