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Mercosur, in Ue c’è chi dice no

Mercosur

Von der Leyen chiude l’intesa Ue-Mercosur, ira di Parigi e dubbi dell’Italia. Sulla ratifica sarà scontro

La Commissione europea e i paesi Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay) hanno annunciato a Montevideo la conclusione dell’accordo commerciale, di libero scambio, atteso da tempo. Un’intesa definita “storica” non solo per il suo valore economico, ma anche come segnale politico contro protezionismo e frammentazione globale. L’accordo promette benefici reciproci, con la creazione di uno dei più grandi mercati mondiali, che coinvolgerà oltre 700 milioni di consumatori.

La presidente Ursula Von der Leyen ha sottolineato i vantaggi per l’Ue, tra cui una riduzione di dazi doganali che potrebbe portare a risparmi annui di 4 miliardi di euro. Oltre a incentivare l’export europeo di automobili, prodotti chimici, farmaceutici e agroalimentari, l’accordo faciliterà l’approvvigionamento di materie prime essenziali per la transizione energetica, come il litio e il niobio. Per il Mercosur, l’obiettivo è diversificare l’economia, superando la semplice esportazione di materie prime.

LE CRITICHE DELLA FRANCIA E DELL’AGRICOLTURA EUROPEA

Nonostante le prospettive promettenti, l’accordo incontra forti resistenze, soprattutto da parte di alcuni Stati membri dell’UE e delle lobby agricole. Francia, Polonia, Austria si sono già opposte, riserve da Olanda e Irlanda e anche l’Italia ha espresso riserve significative. Le critiche si concentrano sui potenziali danni ai settori agricoli più vulnerabili, come quello della carne bovina, del pollame e dello zucchero, che rischiano di essere penalizzati dall’afflusso di prodotti a basso costo provenienti dal Mercosur.

“L’accordo impegna solo la Commissione, non gli Stati membri”, il lapidario commento in Francia della ministra dimissionaria al Commercio Estero Sophie Primas che ha lasciato prevedere una dura battaglia per la ratifica. Le associazioni agricole europee, come Copa-Cogeca e Coldiretti, hanno denunciato la mancanza di reciprocità tra gli standard produttivi europei e quelli sudamericani, che risulterebbero meno stringenti in termini di sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale e condizioni di lavoro. La concorrenza sleale, sostengono, potrebbe compromettere il futuro di molti produttori europei, mentre i consumatori rischiano di trovarsi esposti a prodotti di qualità inferiore.

LA POSIZIONE DELL’ITALIA, TRA DUBBI E APERTURE

La posizione italiana appare divisa. Mentre il governo richiede maggiori garanzie sulla qualità e sicurezza dei prodotti importati, il vicepremier Antonio Tajani si mostra più favorevole, sottolineando le opportunità per il settore vinicolo e agroalimentare. Confagricoltura e Filiera Italia, invece, criticano duramente l’accordo, denunciando la possibilità di una maggiore deforestazione in Amazzonia e l’aumento di importazioni di carne bovina che potrebbero aggravare la crisi climatica e la competitività del settore europeo.

LOLLOBRIGIDA: “NON CONDIVIDO TRIONFALISMI SU ACCORDO UE-MERCOSUR”

‘Riguardo al Mercosur, “non condivido i trionfalismi su un ipotetico accordo che, pur avvantaggiando alcuni settori strategici, ne penalizza altri che lo sono analogamente” ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. ”La posizione del nostro Governo – ha aggiunto – è chiara: l’approvazione del trattato è vincolata ad adeguate garanzie su reciprocità, protezione delle nostre produzioni e compensazione per eventuali danni che settori del mondo agricolo potrebbero subire. Sono in costante contatto con le associazioni di categoria e domenica sarò a Bruxelles per incontrare i colleghi ministri e i commissari europei competenti”, conclude Lollobrigida.

LE PROSSIME SFIDE PER LA RATIFICA DELL’ACCORDO UE-MERCOSUR

L’accordo deve ancora affrontare il difficile percorso di ratifica. La Commissione europea potrebbe scegliere una strada più agevole separando la parte commerciale da quella politica, richiedendo l’approvazione del Parlamento europeo e di una maggioranza qualificata dei Paesi membri. Tuttavia, l’opposizione di alcuni Stati, tra cui l’Italia, potrebbe bloccare il processo.

Von der Leyen ha ribadito che il testo include nuove clausole per garantire il rispetto degli accordi di Parigi sul clima, norme ambientali e diritti dei lavoratori. Inoltre, sono previsti limiti all’importazione di prodotti agricoli sensibili e compensazioni per eventuali danni economici.

 

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