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Missile in Polonia, ecco cosa succederà. Parla Camporini

Camporini Polonia

Chiacchierata con il Generale Vincenzo Camporini, Generale dell’Aeronautica Militare ed ex capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e della Difesa, su quanto accaduto in Polonia e sulle possibili conseguenze

La guerra tra Russia ed Ucraina colpisce anche il cuore dell’Europa e della Nato. Ieri sera un missile russo si è abbattuto su un impianto di essiccazione di cereali a Przewodów, un piccolo paese polacco vicino al confine ucraino. Due contadini sono rimasti uccisi.

Da accertare se il missile fosse stato deviato dalla contraerea di Kiyv, se si tratti solo di un errore di traiettoria o se sia una “provocazione”. Certo è che l’Europa e la Nato non possono stare a guardare.

Cosa succederà? Per ora partono le indagini. “Al momento è necessario accertarsi di quanto accaduto, servono delle informazioni più accurate per capire da dove è partito. Solo l’intelligence potrà darci le risposte che attendiamo”, ha detto a Policy Maker il Generale Vincenzo Camporini, Generale dell’Aeronautica Militare ed ex capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e della difesa. “E’ giusto attivare l’Articolo 4 del Patto Nord Atlantico, che prevede delle consultazioni tempestive tra le Parti. Consultazioni che sono già in corso sicuramente”, ha aggiunto Camporini.

Nell’attesa, però, “è difficile davvero pensare che la Russia abbia colpito deliberatamente la Polonia, probabilmente si accerterà che si tratta di un errore – ha aggiunto l’ex capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare – è accaduto quello che sarebbe potuto succedere: è chiaro che se attacchi l’Ucraina, prima o poi l’incidente succede”.

E come muoversi in questi casi? “A livello tattico, proprio per questi episodi, è bene mantenere aperti, a livello tattico, dei canali di comunicazione, con l’obiettivo di chiarire da subito problemi di questo tipo”.

La terza guerra mondiale è per ora un’opzione che resta lontana. “Non ci sono le condizioni – spiega Camporini – Una volta appurato quanto accaduto si faranno le giuste valutazioni politiche”.

E poi c’è un precedente che nulla ha scatenato, quindi la cosa potrebbe ripetersi. “Nei mesi passati un missile da crociera colpì la Serbia, senza fare danno. La cosa passò senza essere considerata di fatto di un atto grave, nonostante quel missile, per arrivare in Serbia, ha sorvolato territori della Nato”.

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