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Niger, dopo il golpe che succede?

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Il punto sulla situazione in Niger dopo il golpe, le manifestazioni anti-francesi e i ragionamenti dell’Ecowas sul da farsi*

Una vera battaglia del Sahel sta prendendo corpo, dopo quello che sembrava solo l’ennesimo colpo di stato in un Paese africano. Ciò prova che l’invasione russa dell’Ucraina è sì sfociata in una guerra tutto sommato geograficamente limitata per quanto riguarda i combattimenti armati, ma ha invece un respiro mondiale per i conflitti geopolitici che ne sono derivati.

NIGER: USA CON FRANCIA E UE

Gli USA di Biden si sono allineati con Francia e UE e hanno condannato, con qualche giorno di ritardo, il golpe in Niger.

I militari che hanno preso il potere in Niger hanno il sostegno delle giunte militari che già controllano le capitali di Mali, BurkinaFaso, Guinea. In questi Paesi, gruppi appartenenti a forze armate di vario tipo sono saliti al potere tra il 2020 e il 2022. Ma solo in Mali sono stati direttamente appoggiati dai mercenari russi Wagner. Questi però sono presenti ormai anche in Burkina Faso.

MANIFESTAZIONI ANTIFRANCESI

A Niamey, la capitale del Niger, molte persone sono scese in piazza sventolando le bandiere russe. Wagner non è coinvolta nel golpe in Niger, ma i suoi propagandisti preparano da tempo il terreno tra i nigerini diffondendo propaganda anti-francese e anti-occidentale. La popolarità della Francia in Africa occidentale è ai minimi storici: Africa anti-occidentale. In Niger, le tv francesi sono state oscurate; i francesi presenti nella capitale sono stati evacuati.

LE AMBIGUITÀ’ DI MOSCA SUL NIGER

Reazioni ambigue dalla Russia. Putin ha condannato il golpe in Niger. Prigozhin (il capo della Wagner) si è invece complimentato: bravi, bel colpo, ha detto – cosa piuttosto eloquente anche riguardo alle lotte di potere in corso a Mosca. Il Niger – oltre che di uranio – è ricco di oro: una delle prede preferite dei mercenari russi.

NIGERIA, EVOWAS E NON SOLO: GLI ALTRI ATTORI

C’è la minaccia di un intervento militare da parte della Nigeria, da sud rispetto al Niger, se “entro domenica” i golpisti non desisteranno. La Nigeria ha imposto anche delle sanzioni. La Cedeao / Ecowas (org. economica degli Stati dell’Africa dell’Ovest) si è detta pronta a intervenire, benché come ultima istanza. Il Senegal si è dichiarato disponibile all’invio di truppe.

Da nord, l’Algeria ha detto che non tollererà interventi militari, né ingerenze straniere, in Niger.

Un gruppo di militari in SierraLeone è stato arrestato con l’accusa di preparare un colpo di stato.

 

* Riccardo Pennisi, Aspenia

 

– Leggi anche: Miniere, influenza cinese e non solo. Quanto conta il Niger

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