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Non solo Starlink. Cosa sono Iris², Copernicus, Galileo, i programmi satellitari Ue

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La sfida della connettività satellitare globale vede impegnati ambiziosi progetti europei come risposta al programma Starlink di Elon Musk

Dopo le indiscrezioni di Bloomberg su trattative avanzate per un accordo tra governo italiano e SpaceX, è divampato il dibattito in Italia su un’eventuale intesa dell’esecutivo con la società dell’imprenditore americano Elon Musk. I colloqui tra Governo e operatori come SpaceX, come ricorda Radiocor “sono in corso da tempo. Ma il Governo, stando a quanto si apprende, parla anche con altri interlocutori”. Come abbiamo già raccontato, la presidenza del Consiglio ha smentito, precisando che non è stato firmato nessun accordo mentre il vicepremier Matteo Salvini vede nell’intesa con Musk “un’opportunità”.

A metà ottobre, il sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti, in un’intervista al Sole24Ore, aveva annunciato una collaborazione tra il governo e Elon Musk tramite Starlink (iniziativa sviluppata da SpaceX) per sperimentare l’utilizzo dei satelliti nelle aree remote, con l’obiettivo di colmare i ritardi del piano banda ultralarga del Pnrr, menzionando test pilota in tre Regioni.

La tecnologia satellitare è ormai diventata uno strumento strategico cruciale per affrontare le sfide globali. Dalla navigazione alla connessione internet, i principali programmi satellitari, sia europei che internazionali, si propongono di garantire sicurezza, sovranità e innovazione. Tra questi, i protagonisti principali sono – oltre a Starlink di SpaceX – tre ambiziosi progetti europei: Iris², Copernicus e Galileo.

STARLINK: IL DOMINIO DI SPACEX

Starlink, sviluppato da SpaceX, è una costellazione di oltre 7.000 satelliti progettata per fornire connessione internet globale, anche nelle aree più remote. Grazie alla sua capacità di operare indipendentemente dalle infrastrutture terrestri, Starlink è stato adottato in contesti di crisi, come in Ucraina, dove ha garantito comunicazioni sicure nonostante gli attacchi russi alle reti terrestri. La rete è diventata un riferimento mondiale, offrendo connessione a privati, aziende e governi, ma ha anche sollevato interrogativi sulla dipendenza da tecnologie non europee.

IRIS2, LA RISPOSTA EUROPEA A STARLINK

Iris² (Infrastruttura per la Resilienza, l’Interconnettività e la Sicurezza via Satellite) rappresenta la sfida dell’Unione Europea al dominio di Starlink. Lanciato nel 2024, il progetto prevede il dispiegamento di 290 satelliti multiorbitali entro il 2030, con un investimento di 10,6 miliardi di euro.
Il programma mira a garantire connettività sicura anche in caso di interruzioni delle reti terrestri dovute a conflitti, attacchi informatici o disastri naturali. Iris² è stato fortemente voluto dall’ex commissario Thierry Breton per rafforzare la sovranità tecnologica europea.

COPERNICUS, MONITORAGGIO DELLA TERRA

Copernicus, un’iniziativa dell’Agenzia spaziale europea (Esa) e della Commissione europea, è dedicato all’osservazione della Terra. Il programma monitora il clima, i cambiamenti ambientali e fornisce dati essenziali in caso di emergenze come alluvioni e terremoti, supportando le protezioni civili europee. Oltre agli Stati membri dell’UE, anche paesi terzi collaborano al progetto, che è fondamentale per affrontare sfide globali come il cambiamento climatico.

GALILEO, NAVIGAZIONE SATELLITARE EUROPEA

Galileo è il sistema di navigazione satellitare europeo, operativo dal 2016, pensato per ridurre la dipendenza dal GPS statunitense. Con un budget di 10 miliardi di euro, Galileo offre servizi di geolocalizzazione ad alta precisione a governi, aziende e cittadini, diventando un simbolo della sovranità tecnologica europea. Uno dei suoi centri operativi si trova in Italia, presso il Centro Spaziale del Fucino.

IL FUTURO DELLA TECNOLOGIA SATELLITARE

La competizione tra programmi come Starlink e Iris² riflette la crescente importanza della connettività spaziale nell’era digitale. L’Europa, con Copernicus, Galileo e Iris², punta a rafforzare la sua posizione nel settore, investendo in sicurezza, sostenibilità e innovazione. La sfida tecnologica è aperta ed è destinata a determinare inevitabilmente il futuro delle comunicazioni globali.

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