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L’Olanda conferma il falco Rutte che non voleva il Recovery Fund

Rutte

Una bicicletta, un vecchio Nokia, il soprannome ‘Teflon’. Chi è il falco frugale Mark Rutte, che ha conquistato gli Olandesi (nonostante lo scandalo e le dimissioni di gennaio)

Mark Rutte era il favorito alle elezioni che si sono tenute in Olanda dal 15 al 17 marzo e i risultati lo hanno confermato. Rutte si appresta così a guidare il suo quarto governo di coalizione in 10 anni: “Noto che il risultato di queste elezioni è che gli elettori hanno dato al mio partito un massiccio voto di fiducia”, ha detto ai giornalisti. Secondo i primi exit poll, il suo partito di centrodestra, il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (VVD), dovrebbe ottenere 35 seggi dei 150 in Parlamento.

RUTTE, L’ENFANT PRODIGE DELLA POLITICA

Mark Rutte, 54 anni compiuti da poco, è nato in una famiglia di imprenditori calvinisti da cui ha ereditato rigore e senso del dovere. Ha soltanto 16 anni quando decide di abbandonare una promettente carriera da pianista per entrare nel VVD.

Mark Rutte che suona il piano alla Stazione dell’Aia Centrale nel 2016

Dopo la laurea in Storia, ha lavorato come responsabile del personale in Unilever – divisione “Burro di arachidi” – e nel 2002 ricopre l’incarico di sottosegretario agli Affari sociali durante il primo governo Balkenende. Nel 2010, quando ha solo 43 anni, diventa il più giovane primo ministro olandese. Da allora è sempre rimasto al potere, una longevità che lo pone dietro solo alla cancelliera tedesca Angela Merkel e al presidente ungherese Viktor Orban.

TRA LEGGENDE E REALTÀ

Ammiratore di Churchill e della Thatcher, Rutte è sempre stato considerato un modello di morigeratezza e sobrietà. Telefono Nokia di vecchia generazione, stessa auto usata (una Saab) da più di 20 anni e due mesi fa, a seguito dello scandalo dei sussidi alle famiglie, le dimissioni dal re, dove si è recato in bici. Fino a due anni fa sembrava anche che vivesse ancora nella sua prima casa, ma poi il sito 31Mag, ripreso da Europa Today, ha sollevato dei dubbi affermando che Rutte in realtà non vive più lì bensì in un attico da 200mq del valore di 1,4 milioni. Notizia, tuttavia, non confermata per ragioni di sicurezza.

Tra i pochi sfizi che si concede un pranzo nei weekend con una sorella nel suo ristorante preferito di cucina italiana a L’Aia, l’Impero Romano (lo stesso in cui ha portato Conte a luglio), per gustare il suo piatto preferito, ovvero il minestrone.

Rutte è stato soprannominato ‘camaleonte’ perché abile ad adattarsi alle situazioni più difficili, ma anche ‘Teflon’ per la sua capacità di uscire indenne dalle crisi politiche. Anche a seguito dello scandalo il suo governo era rimasto in carica in attesa delle elezioni che lo hanno poi riconfermato.

Della sua vita privata si sa che è l’ultimo di sette fratelli, ha perso prima il padre, poi una sorella e, infine, un fratello nel 1989 per Aids. Non si è mai sposato e ogni martedì, prima della pandemia, invitava la madre in un ristorante indonesiano. Abitudine interrotta a causa della scomparsa della stessa lo scorso maggio. Per rispettare le misure in vigore dal 20 marzo nei Paesi Bassi – scrive Repubblica – “per otto settimane non è mai andato nella casa di cura”. “Ha trascorso con lei solo la sua ultima notte, come permesso”, ha fatto sapere un portavoce.

RUTTE IL FRUGALE ANTI-RECOVERY FUND

Come hanno ricordato molti giornali, Rutte era diventato famoso in Italia per la linea ‘frugale’ in merito agli aiuti al nostro Paese discussi dalla Ue durante le trattative sul Recovery Fund. Questa linea ha tuttavia portato in Olanda consensi raddoppiati per il premier.

“In Italia è stato visto come il malvagio fautore dell’austerità, che voleva bloccare il Recovery Fund fregandosene delle necessità dei Paesi più colpiti dalla crisi del coronavirus” ha scritto Europa Today. “In patria è invece stato percepito come una guida responsabile, attenta ai bisogni della popolazione e a non sovraccaricare inutilmente i conti dello Stato”. In molti ricordato il siparietto: “Soldi all’Italia? No grazie!”.

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