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Popolari, Sovranisti, Socialisti e Verdi: le prime mosse al Parlamento europeo

Sono cominciati ieri i lavori per definire le priorità politiche che il Parlamento europeo intende affidare al prossimo mandato della Commissione europea.

Dieci negoziatori di quattro gruppi politici (Popolari Ppe, Socialisti e democratici S&D, Liberaldemocratici Alde e Verdi), sono riuniti attorno al tavolo per redigere un programma entro il 17 giugno, prima del Summit, previsto per il 20 – 21 giugno in cui saranno i capi di Stato e di governo a definire le proprie linee per il futuro e le principali cariche comunitarie.

I TEMI DA AFFRONTARE

In questi giorni i temi su cui i gruppi saranno impegnati a negoziare riguardano l’ambiente e i cambiamenti climatici; le politiche economiche, fiscali ed il commercio; la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale; lo stato di diritto, confini e migrazioni; la politica estera.

GRUPPI E PRESIDENTI

Nel frattempo i gruppi al loro interno stanno lavorando per definire appartenenze, configurazioni e leader.

I POPOLARI (PPE)

Il Partito Popolare europeo partito che è risultato ancora primo partito pur vedendo calare il numero degli eletti, solo 178 a fronte degli oltre 200 della scorsa legislatura, è impegnato nel cercare l’accordo per ottenere la presidenza della Commissione UE per il suo candidato Manfred Weber, che oggi ha visto però incassare il parere contrario dei Paesi di Visegrad riuniti oggi.

Nella riunione, alla quale era presente il premier ungherese Viktor Orban, si sarebbe convenuto di non sostenere la candidatura di Manfred Weber alla guida della Commissione.

I SOVRANISTI

“Identità e democrazia” è il nome del gruppo di destra e sovranista che è stato ufficialmente formato, erede del gruppo Europa delle nazioni e delle libertà (Enf): avrà 73 membri di 9 Paesi e sarà presieduto dall’italiano Marco Zanni, parlamentare eletto dalla Lega ma già parlamentare europeo del M5S; Nicolas Bay (Francia, Front national) e Jörg Meuthen (Germania, AfD) saranno i vice-presidenti.

ALDE DIVENTA RENEW EUROPE

Il gruppo politico liberale del parlamento europeo che era finora noto come ALDE ha comunicato che il suo nuovo nome sarà Renew Europe (rinnovare l’Europa). La decisione di cambiare nome era stata già presa prima delle elezioni europee in quanto la coalizione avrebbe accolto anche gli eletti del partito del presidente francese Emmanuel Macron.

Il gruppo politico che esiste dal 2004 d’ora in poi si chiamerà Renew Europe è formato da 110 europarlamentari. Nella precedente legislatura i parlamentari dell’ALDE erano invece 68.

Non è stato ancora deciso chi sarà il presidente.

I SOCIALISTI E DEMOCRATICI S&D

I socialdemocratici, che alle scorse elezioni hanno visto calare il loro numero di eletti, passando da 173 a 150, ancora non hanno scelto il loro presidente.

I VERDI

I Verdi, protagonisti di un exploit con la conquista di 70 seggi, hanno confermato alla guida del gruppo Ska Keller e Philippe Lamberts, affiancati da sette vice-presidenti.

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