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Corruzione Ucraina

Scandalo corruzione in Ucraina: Zelensky caccia due ministri. Chi è coinvolto e cosa sta succedendo

La “Mani Pulite” ucraina imbarazza Zelensky: l’Agenzia Nazionale Anticorruzione (NABU) e la Sapo nell’operazione “Midas” hanno scoperchiato un piano di corruzione nel settore energetico del Paese

Il Kyiv Independent lo definisce uno dei più gravi scandali politici avvenuti nel Paese. Le cancellerie europee sono in allarme, dal momento che il terremoto politico rischia di complicare ulteriormente il processo di adesione del Paese  all’UE, proprio mentre Bruxelles si appresta a discutere dei nuovi sostegni alla resistenza ucraina. Si parla di 100 milioni di dollari che sarebbero stati utilizzati in operazioni di riciclaggio di denaro a danno degli appalti finanziati con gli aiuti internazionali per la difesa. Coinvolte in tutto 8 persone, accusate di corruzione e abuso d’ufficio.

LA MAXI-INCHIESTA DI NABU E SAP, L’ANTICORRUZIONE CHE ZELENSKY VOLEVA SMANTELLARE

Secondo le indagini, gli alti funzionari e gli altri accusati avrebbero messo in piedi un sistema che prevedeva la richiesta di una tangente tra il 10 e il 15 per cento ai fornitori dell’Energoatom, l’azienda statale dell’energia nucleare, il più grande produttore di elettricità ucraino. Dietro minaccia di subire il blocco dei pagamenti sui lavori eseguiti, perdere lo status di fornitore o far finire i dipendenti nell’occhio dei mobilitatori per l’arruolamento in prima linea. C’è di più: La cupola  avrebbe prelevato più di cento milioni di dollari dal sistema che doveva servire a proteggere i civili ucraini dai blackout provocati dai russi.

Intanto monta la rabbia nel Paese, anche perché l’indagine che ha aperto il vaso di Pandora è stata condotta dalle istituzioni ucraine preposte all’anticorruzione (Nabu  e Sapo) che lo stesso Zelensky ha cercato quest’estate di mettere a tacere, prima che le proteste di piazza e le preoccupazioni di Bruxelles lo costringessero a fare marcia indietro.

CHI SONO LE PERSONE COINVOLTE

Secondo l’inchiesta, il dominus del sistema corruttivo sarebbe l’imprenditore Timur Mindich, amico ed ex socio del presidente Zelensky nella società di produzioni tv Kvartal 95, la stessa che portò il presidente alla ribalta nella sua precedente esperienza da comico e attore televisivo.

Almeno due i funzionari deputati alla richiesta di tangenti: si tratterebbe di Ihor Myroniuk, ex consigliere del ministero dell’Energia, e Dmytro Basov, ex dirigente del dipartimento di sicurezza dell’Energoatom.

LA CERCHIA DI ZELENSKY NEL MIRINO

Ma l’elenco delle personalità coinvolte è lungo e affonda le radici nella classe dirigente del Paese, con Zelensky che adesso sente il fiato sul collo dell’opinione pubblica. Molte le figure vicine al presidente e al suo braccio destro Andriy Yermak, capo dell’Ufficio presidenziale, a cominciare dal ministro della Giustizia e già ministro dell’Energia German Galushchenko e dall’ex vice premier Oleksiy Chernyshov, entrambi rimossi.

Toccati dagli ultimi sviluppi  anche l’ex ministro della Difesa Oleksiy Reznikov, l’ex numero due dei Trasporti Vasyl Lozynsky – arrestato già a inizio 2023– oltre al vice dell’Ufficio presidenziale Kyrylo Tymoshenko, al procuratore generale Andryi Kostin e al deputato del partito di Zelensky Mykola Tyshchenko.

Oltre a Galuschenko, la vicenda ha già costretto alle dimissioni un altro ministro, Svitlana Grynchuk, titolare del dicastero dell’Energia, e al vicepresidente di Energoatom Jakob Hartmut.

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