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Scure Ocse sul Pil italiano, recessione a -0,2%

Ocse

Aggiornamento dell’outlook Ocse sul Pil italiano, stime tagliate di 1,1 punti 

Doccia gelata dell’Ocse sulle previsioni di crescita dell’Italia. Secondo l’economic outlook dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico quest’anno non solo non ci sarà crescita, ma recessione con un meno 0,2 per cento del Pil. Si tratta di 1,1 punti di crescita in meno rispetto alle stime diffuse lo scorso novembre, il taglio più pesante tra i Paesi avanzati.

RIDOTTE LE PREVISIONI DI CRESCITA

Sul 2020 l’Ocse ha ridotto la previsione di crescita dell’Italia di 0,4 punti e ora indica un più 0,5 per cento del Pil. I dati italiani non sono un caso isolato, dato che secondo l’Ocse “la crescita globale continua a perdere slancio”. E questo si ripercuote in maniera più marcata nei Paesi maggiormente votati all’export, come l’Italia appunto ma anche la Germania. Sulla crescita globale il taglio è stato di 0,2 punti sul 2019, al più 3,3 pe cento, e di 0,1 punti sul 2020 al 3,4 per cento. Sull’area euro 0,8 punti in meno sul 2019 al più 1 per cento e 0,4 punti in meno sul 2020 al più 1,2 pe cento. Pesante il taglio anche delle stime sulla Germania: 0,9 punti in meno di crescita prevista quest’anno al più 0,7 per cento e 0,3 punti in meno sul 2020 al più 1,1 per cento.

COLPA DELLE INCERTEZZE POLITICHE E TENSIONI COMMERCIALI

“Le elevate incertezze sulle politiche, le tensioni commerciali che proseguono e l’ulteriore indebolimento della fiducia di imprese e consumatori, tutto questo sta contribuendo al rallentamento”, afferma l’Ocse, rinnovando anche l’allarme per la Brexit. “La possibilità che non si raggiunga un accordo prima dell’uscita – si legge – resta un grave rischio al ribasso e una fonte di incertezza sul breve termine”. Se la separazione dovesse avvenire senza una intesa “le prospettive sarebbero significativamente più deboli”.

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