Francia, Germania, Polonia e Italia stanno valutando l'invio di militari europei per un'operazione di peacekeeping…
Sei cose da sapere sul perché Sunak ha richiamato l’ex primo ministro Cameron
Con la nomina di David Cameron, il primo ministro Sunak prova a dare una scossa al partito e, allo stesso tempo si toglie un peso con il ‘licenziamento’ del suo ministro dell’Interno
Tutto parte da un rimpasto: il premier Rishi Sunak ha deciso di liberarsi della sua ministra dell’Interno, Suella Braverman. Per inciso, quella da cui l’Italia ha preso l’idea di trasferire i rifugiati in Albania (lei, in Ruanda). “Sono un uragano”, diceva. Il governo la caccia, la Corte Suprema blocca la decisione (dopodomani la sentenza, si attende un sonoro schiaffo), noi copiamo. Molto controversa – ha definito le manifestazioni pacifiche di centinaia di migliaia di persone in solidarietà dei palestinesi “marce dell’odio” – mandandola via, Sunak si toglie un peso.
Al suo posto va il ministro degli Esteri, Cleverly, un moderato. Al posto di Cleverly, David Cameron, rimasto fuori dalla politica (ma non dagli scandali) dall’indomani della Brexit, dopo cui si dimise. Risolvere un cubo di Rubik è più facile che trovare un filo logico nelle scelte dei Tory. La sorpresa è assoluta.
CAMERON, DALLA BREXIT ALL’AUSTERITA’ NEI SERVIZI PUBBLICI
Cameron è stato primo ministro dal 2010 al 2016. Perché volle il voto sulla Brexit? Per convincere la UE che il Regno Unito andava accontentato sempre, sennò usciva. E per mettere a tacere una buona volta i tanti euroscettici inglesi. Bravo: il Regno Unito è uscito, gli euroscettici sono andati al potere a Londra.
Gli era andata meglio due anni prima col voto sull’indipendenza della Scozia, che scelse di restare nel Regno con ampio margine – anche se adesso qualcuno vorrebbe rivotare. Infine, in economia Cameron introdusse un'”austerità” draconiana, che ha portato letteralmente allo smantellamento di alcuni servizi pubblici elementari: oggi, ben 8 milioni di inglesi sono in lista d’attesa per una visita o un’operazione in ospedale. Ora è tornato.
IN 13 ANNI 5 PRIMI MINISTRI DEI TORY, SUNAK PROVA A DARE SCOSSA AL PARTITO
In 13 anni al potere i Tory hanno allineato 5 primi ministri, in una sequenza micidiale: David Cameron, Theresa May, Boris Johnson, Liz Truss, Rishi Sunak – moltissimi per la politica britannica, accusata così di essersi “italianizzata”. Anche se la situazione del nostro Paese, oggettivamente, è migliore.
Si voterà l’anno prossimo, e Sunak sta cercando disperatamente di dare una scossa al partito al governo per impedire almeno che i Laburisti dell’opaco Starmer ottengano una storica maggioranza assoluta: sono 20 punti avanti nei sondaggi. Cameron – per prassi – non poteva essere eletto ministro: non è un parlamentare e non può quindi rendere conto alla Camera del suo operato. Sunak, perciò, si è affrettato a nominarlo Lord. Good night & good luck!