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Starmer a lezione da Meloni sui migranti (e fa dimenticare i ritardi in Albania)
Vertice a Roma tra il primo ministro Uk Starmer e la premier italiana. Al centro del bilaterale le politiche di contrasto all’immigrazione irregolare
Keir Starmer a lezione da Giorgia Meloni. Si potrebbe riassumere così la visita del primo ministro britannico a Roma per il bilaterale con la premier italiana. Al centro del vertice le politiche migratorie adottate dal nostro Paese negli ultimi mesi e che hanno consentito un drastico calo degli arrivi di migranti sulle coste italiane. Risultati che hanno suscitato le attenzioni del nuovo governo del Regno Unito guidato da Starmer, in continuità quindi con i propositi del suo predecessore, il conservatore Sunak, con il quale Meloni aveva mostrato un particolare feeling.
STARMER: “L’ITALIA HA FATTO NOTEVOLI PROGRESSI SULL’IMMIGRAZIONE”
Da parte del primo ministro britannico, durante la conferenza stampa congiunta, sono state espresse parole al miele per la premier italiana, sottolineando i “notevoli progressi” fatti dall’Italia in tema di contrasto dell’immigrazione illegale. “Avete compiuto notevoli progressi, lavorando alla pari con i paesi sulle rotte migratorie per affrontare i fattori che determinano la migrazione alla fonte e contrastare le reti, – ha detto – e il risultato è che gli arrivi illegali via mare in Italia sono diminuiti del 60% dal 2022”.
Poco prima del bilaterale, Starmer ha visitato il centro di coordinamento per l’immigrazione a Roma. “Qui – ha affermato – ci sono state delle riduzioni piuttosto drastiche. Quindi voglio capire come è successo. Sembra che ciò sia dovuto al lavoro a monte svolto in alcuni dei paesi da cui provengono le persone. Credo da tempo che impedire alle persone di viaggiare sia uno dei modi migliori per affrontare” il problema.
L’ELOGIO DI STARMER SUI MEDIA INGLESI
Il viaggio istituzionale di Starmer in Italia è stato accompagnato da una nutrita platea di giornalisti e corrispondenti britannici. “In che modo l’Italia ha affrontato la migrazione irregolare e come potrebbe funzionare nel Regno Unito?” scrive The Times. Ma è stato in particolare l’elogio pubblico rivolto dal premier laburista britannico al governo di Giorgia Meloni sul contrasto dell’immigrazione illegale a dominare i titoli dei media del Regno Unito. Sia la Bbc, sia Sky News Uk titolano nei loro siti sulle parole con cui sir Keir ha sottolineato “i progressi straordinari” (remarkable) attribuiti alla strategia italiana per affrontare “i fattori migratori all’origine e contrastare le gang” di trafficanti e scafisti.
Obiettivo su cui il nuovo governo di Londra ha promesso un analogo impegno, con l’obiettivo di frenare il flusso degli sbarchi attraverso la Manica nell’ambito di una sfida indicata come non dissimile da quella che riguarda il Mediterraneo. Il Guardian online, da parte sua, evidenzia “l’interesse” confermato da Starmer rispetto all’accordo fra Italia e Albania sul dossier migranti.
MELONI: CENTRI IN ALBANIA? “ANCORA QUALCHE SETTIMANA”
Proprio sui centri dei migranti previsti dal governo italiano in Albania, Giorgia Meloni ha spiegato che “per l’apertura manca qualche settimana perché sia perfetto. Avrei preferito si partisse prima, ma abbiamo gli occhi del mondo puntati su questa iniziativa e penso si debba partire nel migliore dei modi”. Per poi aggiungere: “Il modello che il governo italiano ha immaginato di centri per processare le richieste di asilo sotto giurisdizione italiana ed europea in un Paese straniero non era stato sperimentato, se funziona e io credo funzioni tutti capiscono che c’è una chiave di volta anche per l’elemento di deterrenza ad affidarsi ai criminali”.
LA DICHIARAZIONE CONGIUNTA MELONI-STARMER: “RAFFORZARE PARTENARIATO”
La dichiarazione congiunta adottata dai due leader “conferma l’ambizione di entrambi i Capi di Governo a continuare a rafforzare e approfondire il partenariato strategico tra le due Nazioni in ogni ambito di comune interesse. Italia e Regno Unito sono legate da relazioni d’eccezione e da un dialogo costante in materia di politica estera, difesa e sicurezza, a partire dal programma Global Compact Air Program (Gcap), di cui hanno ribadito la valenza strategica”.
Nel corso dei colloqui, si legge, “particolare attenzione è stata dedicata al contrasto della migrazione irregolare. I due leader intendono rafforzare la cooperazione nella lotta al traffico e alla tratta degli esseri umani, con particolare attenzione alla dimensione giudiziaria, nonché nel partenariato con gli Stati di origine e di transito, proseguendo nel solco della collaborazione avviata nell’ambito del Processo di Roma, in particolare in materia di rimpatri volontari assistiti.
Hanno riconosciuto che il rafforzamento del coordinamento con i partner internazionali, anche attraverso laddove possibile Interpol e Europol, è essenziale per massimizzare gli sforzi. È stata anche passata in rassegna la profondità delle relazioni bilaterali economiche, culturali, scientifiche, nell’ambito dell’innovazione e degli scambi giovanili e l’intenzione di fare di più in tutti i settori, con particolare soddisfazione per le nuove decisioni di investimento annunciate oggi a margine della visita. L’incontro ha fornito, infine, l’occasione per un aggiornamento sui principali temi dell’agenda internazionale, in particolare il conflitto in Ucraina e la situazione in Medio Oriente”, conclude la dichiarazione congiunta.