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Tensioni Turchia-Grecia: Macron rafforza la presenza militare francese nel Mediterraneo orientale

Lockdown Francia

Il presidente francese Emmanuel Macron ha invitato Grecia e Turchia a trovare un accordo per attenuare le tensioni nel Mediterraneo orientale annunciando un rafforzamento della presenza militare francese

Nel corso di un colloquio telefonico con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, il presidente francese Emmanuel Macron ha condiviso la sua preoccupazione in merito alle tensioni provocate dalle decisioni unilaterali della Turchia in materia di esplorazioni petrolifere, che “devono cessare per consentire un dialogo tranquillo tra Paesi vicini e alleati all’interno della NATO”. Macron, ricordando l’importanza di risolvere le attuali controversie attraverso il dialogo, ha sottolineato la necessità di un accordo tra Grecia e Turchia e, a tal proposito, ha accolto l’iniziativa di mediazione avviata dalla Germania. Il tutto annunciando un rafforzamento della presenza militare francese nel Mediterraneo orientale.

IL CASUS BELLI

La scoperta negli ultimi anni di vasti giacimenti di gas nel Mediterraneo orientale ha attirato l’interesse dei Paesi che vi si affacciano e aumentato le tensioni tra Turchia e Grecia, che storicamente hanno sempre avuto relazioni problematiche. La situazione è peggiorata lunedì scorso quando Ankara ha inviato la nave da ricerca sismica Oruc Reis in un’area che rientra nella piattaforma continentale greca. La nave, scortata da altre navi e aerei militari turchi, nel sud est del Mar Egeo aveva l’obiettivo di rivendicare l’area ricca di giacimenti. La marina greca, secondo Atene, era lì per “sorvegliare” le attività turche. Il ministro dell’Energia di Ankara, Fatih Domnez, ha spiegato ieri che la Turchia prevede di posare due cavi per la ricerca sismica entro il 23 agosto. Come sottolineato dallo stesso Ministro, i due cavi saranno posizionati dalla Oruc Reis con l’obiettivo di condurre ricerche sismiche in 2D nell’area tra Creta e Cipro.

FAR RISPETTARE IL DIRITTO INTERNAZIONALE

Il comunicato trasmesso dall’Eliseo ha riferito: “Al fine di verificare la situazione in questa area del Mediterraneo e dimostrare la volontà di far rispettare il diritto internazionale, il Presidente ha deciso di rafforzare temporaneamente nei prossimi giorni la presenza militare francese nel Mediterraneo orientale, in collaborazione con i partner europei, tra cui la Grecia”. Il ministero della Difesa di Parigi, guidato da Florence Parly, ha comunicato che la Francia al momento invierà due aerei Rafale e la fregata Lafayette. Le forze armate di Francia e Grecia hanno effettuato questa mattina delle esercitazioni congiunte nel Mediterraneo orientale che, secondo quanto riportato dai media di Atene, si sono svolte a sud est dell’isola di Creta.

IL COLLOQUIO MITSOTAKIS-MACRON

Nel colloquio telefonico tra il Presidente francese e il Primo ministro greco, quest’ultimo ha definito Macron “un vero amico della Grecia e un fervente protettore dei valori europei e del diritto internazionale”. Mitsotakis, in un messaggio rivolto alla nazione, ha detto che c’è il rischio che nel Mediterraneo orientale possa verificarsi un incidente. Ha assicurato inoltre che “la Grecia non farà mai il primo passo, ma nessuna provocazione resterà senza risposta”. L’escalation delle tensioni tra Atene e Ankara giunge dopo la firma dell’accordo sulla demarcazione dei confini marittimi siglato la scorsa settimana tra Grecia ed Egitto che di fatto si contrappone al memorandum Turchia-Libia firmato lo scorso anno che delimitava i confini marittimi dei due Paesi senza tenere conto delle acque territoriali greche ed egiziane.

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