L'ex banchiere centrale Mario Draghi ha presentato insieme alla presidente von der Leyen il rapporto…
Tutti i legami anti-Usa di Putin e Kim
L’incontro tra i due dittatori analizzato da Riccardo Pennisi, Aspenia
L’incontro tra Putin e Kim, 10 cose da sapere.
I DUE DITTATORI
L’incontro avviene al cosmodromo di Vostočnyj (cos’è un cosmodromo? un aeroporto per lanci spaziali), situato nella regione dell’Amur, un territorio asiatico confinante con la Manciuria e prossimo alla Corea, al Giappone e al porto di Vladivostok. Vostočnyj significa semplicemente “orientale”.
Il presidente russo e il dittatore nordcoreano si sono accolti calorosamente Non si vedevano dal 2019. Putin ha salutato il 75° anniversario della Corea del Nord, mentre Kim ha ribadito di essere stato “sempre dalla parte della Russia nella sua battaglia contro l’imperialismo”.
La scelta dello spazioporto non è casuale. La Corea del Nord – di cui come tutti sanno l’attività missilistica, balistica e satellitare è piuttosto intensa – ha incontrato vari problemi tecnici negli ultimi anni, e avrebbe gran bisogno di “expertise” straniera per migliorare i propri standard.
LE RELAZIONI RUSSIA-COREA DEL NORD
In luglio, il ministro della Difesa russo Sergej Shoigu era stato a Pyongyang. Lì aveva assistito a fianco di Kim a una parata militare in cui erano presenti testate nucleari. Un’aperta legittimazione russa del programma nucleare nordcoreano non c’era mai stata, anche se dal 2017 che la Russia si astiene, in sede ONU, sulle mozioni di condanna dei test nucleari condotti dalla Corea del Nord.
L’avvicinamento tra i due stati-paria delle relazioni internazionali è dunque di per sé importante. Ma può esserci dell’altro.
TUTTE LE ARMI DEI DUE DITTATORI
Com’è ovvio, la parola Ucraina non è stata nemmeno pronunciata dai due. Ma Putin ha un gran bisogno di riserve di armi e munizioni, di fronte alle sanzioni occidentali (che gradualmente si estendono ai Paesi terzi che collaborano con Mosca), e alla controffensiva ucraina. Lenta sì da un punto di vista territoriale, ma costosissima in uomini e mezzi per la Russia.
Gli arsenali nordcoreani infatti straboccano di munizioni di artiglieria. La Corea del Nord possiede l’organizzazione militare più estesa del mondo: il 30% dei nordcoreani fa parte dell’esercito, in servizio effettivo, di riserva o paramilitare.
Kim potrebbe ricevere in cambio anche valuta internazionale e forniture alimentari, di cui il suo Paese, in isolamento quasi totale, ha disperato bisogno. All’industria russa, inoltre, serve manodopera, disponibile in Corea del Nord.
Un accordo di questo tipo accrescerebbe il peso politico-diplomatico della Corea del Nord sulla scena regionale, oltre a contravvenire una serie di risoluzioni dell’ONU che proibiscono il commercio di armi con Pyongyang. Ed è uno strumento di pressione sulla Corea del Sud, che fornisce armi all’Ucraina.
L’ALLEANZA ANTI-USA
L’Occidente e gli Stati Uniti non avrebbero molte opzioni per impedire un accordo del genere: sia la Russia che la Corea del Nord sono già oggetto di sanzioni. Sarebbe utile ma molto rischioso per la Russia, che accordandosi con Pyongyang potrebbe peggiorare ulteriormente il proprio status diplomatico, e danneggiare le ambizioni internazionali dei nuovi Brics.