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L’Ue avrà un suo esercito? Fatti, dichiarazioni, indiscrezioni

Esercito Europeo

Ecco cosa ha svelato la presidente della Commissione Ursula von Der Leyen sul progetto di un esercito europeo

Un esercito europeo per la difesa dei Paesi membri, in sintonia con la Nato. Il punto di partenza è il battaglione di 1.500 militari del Battle Group, ma l’idea è quella di passare subito a 5-6 mila risorse per poi crescere ulteriormente. La presidente della Commissione Ursula von Der Leyen ci sta lavorando da tempo e ne ha parlato al discorso sullo stato dell’Unione che si è tenuto questa settimana al Parlamento europeo riunito a Strasburgo.

LE MOSSE DI VON DER LEYEN

Von der Leyen ha convocato martedì scorso una riunione per esaminare le nuove sfide globali e delineare un documento informale su cui discutere nelle prossime settimane con tutti i Paesi membri. L’incontro, come racconta Repubblica, avrebbe previsto uno “strappo” al protocollo, infatti non ne è stato né informato e nemmeno invitato l’Alto Rappresentante Josep Borrell, che avrebbe la delega in questa materia. I rapporti tra i due, scrive il quotidiano, non sono tra i migliori.

L’ESERCITO EUROPEO

A differenza del Battle Group, l’esercito europeo non sarà composto solamente da soldati di terra, ma prevede anche il coinvolgimento della Marina e dell’Aeronautica, a cui si aggiungerebbero anche altre due sezioni: una dedicata alla cybersicurezza e una allo spazio.

Il progetto di von Der Leyen prevede un comando permanente con un Quartier Generale stabile a Bruxelles. Il Comandante a capo dell’esercito dovrebbe restare in carica per tre anni, così come il Comitato militare dell’Ue o l’Eu Military Staff. L’ufficiale che gestirà le operazioni sul campo, invece, dovrebbe ricoprire l’incarico per sei mesi.

I POSSIBILI OSTACOLI

Per realizzare un simile progetto però è indispensabile la volontà politica di tutti i Paesi Ue – cosa che von Der Leyen ha ricordato essere mancata finora. L’attuale sistema dell’unanimità che vige al Consiglio europeo, infatti, rischierebbe di creare numerose situazioni di stallo, motivo per cui si ipotizza che venga trasferita una competenza alla Commissione per velocizzare i tempi. Ma, come sottolinea Repubblica, è solo un’ipotesi.

CHI VUOLE FORTEMENTE UN’UNIONE DELLA DIFESA

Come ha ribadito numerose volte il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, soprattutto nell’ultimo periodo visto anche quanto accaduto in Afghanistan, l’Unione europea senza una politica estera, di sicurezza e di difesa comune è incompleta: “Credo che si possa dire che l’Unione non può restare nelle attuali condizioni: o si completa il suo edificio o si rischia che venga meno, con tutto ciò che ci ha consegnato, di pace, di diritti, di prosperità”.

Anche l’incontro bilaterale tra il premier Mario Draghi e il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron e il vertice tra i ministri della Difesa che si è tenuto a Lubiana sono stati propedeutici alla realizzazione dell’ambizioso progetto, di cui si continuerà a parlare anche in occasione di un altro vertice sulla difesa Ue che verrà convocato all’inizio del prossimo anno quando la presidenza andrà alla Francia.

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