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Usa Ucraina

Usa-Ucraina, i punti dell’accordo e perché Zelensky ha firmato

Washington e Kiev hanno firmato un accordo che segna un punto a favore dell’Ucraina. Ecco in cosa consiste

Un accordo “davvero equo”. Questo il commento del presidente ucraino Zelensky che ha accolto con favore l’intesa firmata con Washington sulle terre rare (nello specifico, per lo sfruttamento congiunto delle risorse minerarie ucraine), definendola un importante passo avanti nella collaborazione tra i due paesi. Viene istitutio, tra l’altro, un Fondo di Investimento per la Ricostruzione Stati Uniti-Ucraina, con l’obiettivo di promuovere la ripresa economica dell’Ucraina e di rafforzare la partnership tra i due paesi. Si può dire che sia il primo vero risultato del faccia a faccia storico tra i due leader avvenuto nella Basilica di San Pietro a margine delle esequie di Papa Francesco.

I PUNTI CHIAVE DELL’ACCORDO TRA USA E UCRAINA

L’accordo prevede diversi punti chiave.

Nessun rimborso ucraino agli Stati Uniti: l’accordo non impone all’Ucraina di rimborsare i 350 miliardi di dollari di aiuti forniti dagli Stati Uniti durante la guerra. Questo è un punto importante, poiché l’Ucraina potrà utilizzare le risorse disponibili per la propria ricostruzione e sviluppo.

Petrolio e gas insieme ai minerali: l’accordo include nuovi progetti petroliferi e di gas e infrastrutture correlate, con le risorse che rimangono di proprietà ucraina. Questo potrebbe essere un importante passo avanti per l’Ucraina, che potrà sfruttare le proprie risorse naturali per promuovere la propria economia.

Nessun ostacolo alle ambizioni di Kiev sull’Ue: l’accordo riconosce l’intenzione dell’Ucraina di aderire all’UE e prevede che gli Stati Uniti accettino di negoziare in buona fede se l’Ucraina dovesse rivedere i termini dell’accordo a causa di “obblighi aggiuntivi” derivanti dall’adesione all’Unione. Questo è un punto importante, poiché l’Ucraina potrà continuare a perseguire la propria strategia di integrazione europea.

Profitti reinvestiti in Ucraina per 10 anni: l’intesa prevede che per il primo decennio del fondo di investimento, i profitti saranno “completamente reinvestiti nell’economia ucraina”. Questo potrebbe essere un importante contributo per la ripresa economica dell’Ucraina.

LA REAZIONE DI ZELENSKY E DELLA COMUNITA’ INTERNAZIONALE

Zelensky ha affermato che l’accordo è “davvero paritario” e crea un’opportunità per investimenti in Ucraina. La Commissione Europea ha preso atto dell’accordo e ha auspicato che le disposizioni vengano attuate in modo rigoroso. Il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, ha commentato che l’accordo è una “pietra miliare” nel comune obiettivo di porre fine alla guerra.

Nel frattempo l’amministrazione Trump approverà la sua prima vendita di equipaggiamento militare all’Ucraina da quando il tycoon  è entrato in carica, con un valore di 50 milioni di dollari. Questo potrebbe aprire la strada a nuove spedizioni di armi e potrebbe essere un importante contributo per la difesa dell’Ucraina. E in queste ore è proprio il Kyiv Post ad annunciare che è stato sbloccato l’invio di armi Usa.

Tra l’altro, il linguaggio usato da Washington nell’annunciare l’accordo è notevolmente più duro nei confronti della Russia rispetto a quanto solitamente avviene nell’amministrazione Trump. Questo potrebbe essere un segnale di un cambiamento nella politica degli Stati Uniti nei confronti di Mosca.

PERCHE’ L’ACCORDO E’ UN PUNTO A FAVORE DI KIEV

Dopo la diffidenza dei mesi scorsi, cosa ha spinto dunque Zelensky a firmare questo accordo? Scrive il Corriere della Sera: “l’Ucraina firma un’intesa di lungo periodo dimostrando la propria piena sovranità ai russi e coinvolgendo gli americani. L’accordo è un simbolo concreto di indipendenza e piena autonomia. Mosca dovrà tenerne conto. Secondo ciò che pubblicano i media ucraini appare anche evidente che nei negoziati dell’ultimo minuto si è riusciti a strappare agli americani alcune migliorie a favore di Kiev”. Un punto a favore di Kiev, in sintesi. Bisognerà attendere adesso quali saranno le reazioni di Mosca,

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